Sono stati pubblicati i decreti attuativi della Legge Regionale per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. Il Presidente della I Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, ha sottolineato che la nuova normativa stabilisce requisiti igienico-sanitari e strutturali rigorosi per rifugi, micro-canili e case famiglia per cani. Questi cambiamenti mirano a migliorare le condizioni di vita degli animali ospitati nelle strutture, spesso non adeguate.
La legge introduce un chiaro distinguo tra vari tipi di strutture. La Casa Famiglia per Cani può ospitare fino a 10 cani, con l’obiettivo di favorire la loro adozione attraverso un percorso di socializzazione. I requisiti includono box idonei e l’assistenza di un veterinario.
I Micro-Canili possono accogliere da 11 a 20 cani e puntano a garantire il benessere psicofisico degli animali, promuovendone l’adozione. I Rifugi, più grandi, si suddividono in Rifugi Sanitari per la prima accoglienza e Rifugi per il Ricovero, con rigidi requisiti igienico-sanitari.
Per attivare le strutture è necessaria l’autorizzazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che prevede un sopralluogo entro 30 giorni dalla richiesta. Le strutture già esistenti dovranno adeguarsi entro cinque anni, presentando un Piano di Adeguamento annuale all’ASP.
Per le associazioni che desiderano iscriversi, è necessario seguire un iter specifico, iniziando dalla registrazione al Registro Unico Nazionale Terzo Settore. Le associazioni già iscritte all’Albo Regionale dovranno ottenere la registrazione nel nuovo elenco. L’Assessorato Regionale della Salute avvierà l’iscrizione entro 30 giorni dalla richiesta, dopo aver verificato i requisiti.
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