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sabato, 7 Dicembre, 2024
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Nuova Sfida nel M5S: La Votazione di Beppe Grillo

Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte coinvolge attivamente il Movimento 5 Stelle (M5S) in un momento critico. Recentemente, l’Assemblea costituente del M5S ha votato per abolire la figura del garante, ruolo che Grillo ha sempre ricoperto. Sconvolto dal risultato, Grillo ha invocato una nuova votazione, programmata dal 5 all’8 dicembre, con modalitá simili a quelle della settimana precedente. Nonostante la sua irritazione, Conte ha deciso di affrontare la sfida proposta da Grillo.

Beppe Grillo, richiamando una norma dello statuto del M5S, ha ottenuto la ripetizione del voto, mirando a mobilitare i fondatori storici del movimento per ribaltare l’esito della votazione precedente, sfruttando l’astensionismo. La sua strategia punta a sfidare Conte riguardo al quorum necessario per ratificare le modifiche proposte. Inoltre, Grillo sembra intenzionato a combattere anche su aspetti fondamentali come il nome e il simbolo del M5S.

Le attese sul nuovo voto sono elevate, in quanto le modifiche statutarie necessitano del consenso della maggioranza degli iscritti, circa 89.000. Tuttavia, le recenti votazioni hanno visto passare molte proposte con meno del 50% di approvazione, rendendo la situazione favorevole a Conte complicata. Il presidente del M5S ha risposto con fermo disappunto all’azione di Grillo.

In questo contesto, Danilo Toninelli, ex ministro e sostenitore di Grillo, ha lanciato un appello agli iscritti arrabbiati, invitandoli a non lasciare il M5S, poiché la loro presenza aumenterebbe i voti necessari per raggiungere il quorum. Ha suggerito di astenersi dal votare durante le nuove elezioni. Toninelli ha inoltre accennato a presunte manipolazioni nei risultati, segnalando la cancellazione di 80.000 iscritti, incoraggiando chi fosse stato escluso a richiedere la reiscrizione.

Toninelli ha chiarito di non voler parlare di brogli, ma di convenienze politiche, sottolineando che quanto fatto da Grillo era prevedibile. Ha accusato Conte di recitare il ruolo della vittima, suggerendo che la politica sia divenuta un “show business”. La tensione all’interno del M5S continua a crescere e la prossima votazione rappresenterà un banco di prova cruciale per entrambe le fazioni.

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