OpenAI avrebbe “violato i suoi impegni fondativi anteponendo le preoccupazioni commerciali al bene pubblico“. Chi lo ha dichiarato? Avete indovinato: a mesi di distanza dal ritiro della precedente causa contro OpenAI, Elon Musk vuole trascinare nuovamente in tribunale l’azienda di Sam Altman.
Qual è la differenza? Questa volta la causa è stata intentata in un tribunale federale anziché in uno statale. Nella nuova causa, infatti, l’accusa sostiene che OpenAI avrebbe violato le leggi federali sul racket. In che senso? Sam Altman e soci avrebbero cospirato per frodare Musk.
Oltre al nome di Sam Altman, nella causa si cita direttamente anche Greg Brockman. Entrambi avrebbero, infatti, tratto in inganno Musk consapevolmente, trovando una partnership con Microsoft anziché seguire la filosofia open source stabilita originariamente. Siamo, insomma, alle solite, ma questa volta l’imprenditore ha cambiato strategia legale, arrivando persino a chiedere alla corte di stabilire se OpenAI abbia già raggiunto l’AGI. Questo per via del fatto che, sempre secondo l’accusa, il contratto di Microsoft con OpenAI stabilirebbe l’impossibilità per il colosso di Redmond di utilizzare la tecnologia di OpenAI una volta che quest’ultima ha raggiunto l’AGI.
In parole povere, Musk sta cercando di far strappare il contratto tra Microsoft e OpenAI, anche se l’ultima volta che l’imprenditore ha presentato una causa contro Sam Altman e soci quest’ultima è stata ritirata un giorno prima che il giudice si pronunciasse. Questa volta si andrà realmente fino in fondo? Staremo a vedere: quel che è certo è che a Sam Altman manca il vecchio Musk.
Nel frattempo, per la serie “Musk fa cose”, potrebbe interessarvi dare un’occhiata alle accuse mosse a X per la questione IPTV e pezzotto, al secondo chip cerebrale di Neuralink e alla conversazione con il tiratore olimpico turco. Sì: in puro stile Musk, tutto questo è accaduto in poche ore. Nel frattempo, Donald Trump ha dichiarato che Google potrebbe chiudere.