L’analisi dell’Ufficio Studi di Banca Ifis ha messo in evidenza un aumento dello stock di NPE (Non Performing Exposures) e del relativo NPE ratio a livello europeo, contrariamente all’andamento italiano che invece segna una diminuzione. A livello europeo, il credito problematico ha registrato un incremento di 16 miliardi di euro, un dato modesto ma significativo. Al contrario, in Italia, si è verificata una diminuzione di 5 miliardi, un risultato incoraggiante.
Per quanto riguarda la produzione di nuovo credito problematico, le previsioni per il 2024, 2025 e 2026 indicano un lieve aumento dell’incidenza sul bonis di nuovo credito problematico, passando dall’1,01% all’1,29%. Questo miglioramento è stato evidenziato anche rispetto alle previsioni drastiche formulate l’anno precedente. Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, ha attribuito questi risultati a due principali fattori: la disoccupazione in Italia è risultata inferiore alle attese e il costo del denaro è diminuito, beneficiando così le imprese.
Geertman ha anche reiterato la necessità di modificare la normativa europea sul calendar provisioning, che obbliga le banche a svalutare rapidamente gli NPL, creando pressione nelle operazioni di recupero crediti. Questa normativa risulta penalizzante per gli operatori che si occupano dell’acquisto di crediti già svalutati, rendendo difficile il recupero nei tempi necessari.
Il tema della sostenibilità sociale è stato centrale all’NPL Meeting di quest’anno. Banca Ifis ha interpretato la sostenibilità sociale attraverso la reinclusione finanziaria dei debitori, trasformandoli in clienti capaci di uscire dalla spirale del debito e accedere ai servizi bancari. Le strategie per la reinclusione finanziaria sono state suddivise in quattro filoni: facilitare l’uscita dai recuperi giudiziali, digitalizzare i processi di recupero per personalizzare i flussi di pagamento, fornire supporto nella ricerca di lavoro e educazione finanziaria, e monitorare la rete di recupero con indicatori di sostenibilità sociale.
In conclusione, Banca Ifis si impegna a promuovere la sostenibilità sociale migliorando i processi di recupero e aiutando i debitori a reintegrarsi nel sistema finanziario.