«Contagi da Covid in aumento, fondamentale la quarta dose». Lo ha detto il ministro alla salute Roberto Speranza al congresso Fimmg, in corso a Villasimius (Cagliari).

«Con l’arrivo dell’autunno ci aspettavamo un aumento della circolazione virale. Per questo faccio ancora appello a tutte le persone che rientrano nelle categorie vaccinabili, in particolare le persone che hanno più di sessant’anni, di prenotare un secondo richiamo. Ormai in tutte le regioni italiane c’è la disponibilità di vaccini aggiornati, che ci fanno fare un ulteriore passo in avanti – sottolinea – nella lotta al Covid».

L’ex ministro ne ha anche approfittato per chiarire che non c’è alcuna nuova ordinanza sull’utilizzo delle mascherine: «Le indicazioni vigenti sono quelle note, previste dalle norme e dall’ultima ordinanza che io ho firmato pochi giorni fa. E che prevede la proroga dell’obbligo nelle strutture sanitarie e nelle Rsa. Non ci sono ulteriori determinazioni. Chiaramente – ha aggiunto – prosegue il nostro monitoraggio, che sarà permanente, lo consegneremo al nuovo Governo. E poi il nuovo Esecutivo farà le valutazioni sulla base dell’andamento dei dati. Non ci sono altre indicazioni o altre prescrizioni», conclude.

Sempre a margine del congresso Fimmg, il ministro si è espresso sulla pillola anticoncezionale gratis agli under 25: «C’è in corso una discussione all’Agenzia italiana del farmaco. Ovviamente ci sono i tempi tecnici, ma Aifa ha avviato una procedura da molto tempo che va in questa direzione. E a me sembra che la direzione di marcia sia quella giusta. Si tratta di una scelta già assunta da alcune Regioni e in alcuni altri Paesi europei importanti. E’ chiaro che ora la procedura deve svolgersi nei tempi tecnici che saranno necessari».

Infine, incalzato dai cronisti presenti, sul suo successore al Ministero della Salute, Speranza è stato sibillino: «È una scelta che non tocca a me. Personalmente sarò sempre dalla parte del Paese. Ho sempre chiesto su questi temi unità, spesso ricevuto fango, minacce, insulti ma continuerò a predicare non solo grande attenzione ma anche l’idea che sui temi che riguardano la salute bisogna provare a lavorare insieme».  Meglio un tecnico o un politico: «Importante partire da due principi cardine che per me sono: il primato del diritto alla salute e la centralità dell’evidenza scientifica».

 

 



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