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domenica, 16 Febbraio, 2025
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Non c’era nulla da fare, è morto.

Il cane Nathan, un amico a quattro zampe di 11 anni, è stato tragicamente ucciso da un cacciatore mentre passeggiava con i suoi umani nel boschetto vicino a casa, a Monteforte Irpino, Avellino. L’incidente è avvenuto sabato 28 dicembre, quando la coppia, dopo aver messo la museruola a Nathan per precauzione, ha sentito un latrato seguito da uno sparo. Pochi attimi dopo, hanno visto il loro cane barcollare e cadere, mentre l’uomo con il fucile fuggiva. Nonostante i tentativi disperati di soccorso, i veterinari hanno potuto solo constatare il decesso di Nathan, colpito al cuore.

La notizia ha suscitato un’ondata di indignazione e tristezza tra i proprietari di animali domestici e l’opinione pubblica. La donna, visibilmente scossa, ha descritto l’accaduto, chiarendo che Nathan si trovava in una posizione sopraelevata, lontano dalla loro visuale diretta. Gli immediati tentativi di inseguire il cacciatore sono stati vani, poiché l’uomo è riuscito a scappare. La coppia ha formalizzato una denuncia e le indagini sono attualmente in corso per identificare il responsabile.

Questo tragico evento sembra mettere in luce una questione più ampia riguardo alla condotta di alcuni cacciatori e alla necessità di normative più rigorose per proteggere gli animali. Diverse testate locali e gruppi sui social media hanno condiviso la notizia, amplificando la discussione sulla sicurezza degli animali e la responsabilità dei cacciatori.

Molti si interrogano su come sia possibile che un simile atto di violenza possa avvenire in un contesto che normalmente è considerato sicuro, come una passeggiata nel bosco. Il caso di Nathan rappresenta non solo la morte di un amato animale domestico, ma anche un segnale allarmante sulla necessità di maggiore tutela per gli animali contro comportamenti irresponsabili e violenti.

Si auspica che le autorità competenti prendano in considerazione la situazione e che venga avviata una revisione delle normative esistenti per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. La comunità continua a chiedere giustizia per Nathan, il quale è stato privato della vita in modo brutale e ingiustificato.

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