La rinoplastica è un intervento chirurgico complesso e non deve essere sottovalutato, come sottolinea il chirurgo plastico Paolo Santanchè in relazione alla tragica morte di Agata Margaret Spada, una giovane di 22 anni, dopo un intervento in un ambulatorio privato a Roma. Santanchè rileva che l’intervento è stato effettuato in un ambulatorio chirurgico senza la presenza di un anestesista, utilizzando un’anestesia locale, che risulta particolarmente rischiosa in tali circostanze. Ricorda che, in assenza di un ambiente idoneo, qualsiasi complicazione può risultare fatale.
L’esperto mette in guardia coloro che considerano la chirurgia estetica, consigliando di evitare interventi in strutture non accreditate e senza consultazioni adeguate. La scelta a seguito di un video su TikTok, come nel caso di Spada, è sintomatica di come la chirurgia estetica venga spesso banalizzata. Santanchè afferma che la medicina non dovrebbe essere pubblicizzata come un prodotto qualsiasi e che il paziente deve avere la garanzia di trattamenti svolti da medici altamente qualificati, sottolineando l’importanza della visita preliminare.
In aggiunta, il chirurgo critica le promozioni di interventi che avvengono in sedazione, avvertendo che l’anestesia generale è oggi più sicura e consigliabile. La sedazione è spesso utilizzata in strutture non autorizzate e priva di adeguate misure di rianimazione. Inoltre, Santanchè fa notare che i costi estremamente bassi per gli interventi possono portare a risparmi su aspetti cruciali come la presenza dell’anestesista, aumentando i rischi per i pazienti.
Evidenzia che una sala operatoria conforme è dotata di tutte le attrezzature necessarie per una rianimazione efficace e che la presenza di un anestesista è fondamentale per monitorare il paziente e prevenire complicazioni. Gli eventi critici, come arresti cardiaci o respiratori, possono accadere rapidamente e richiedono interventi tempestivi. Santanchè conclude che la sicurezza del paziente deve essere la priorità nell’ambito della chirurgia estetica e che il professionista ha un obbligo etico di garantire un’assistenza adeguata per evitare tragedie evitabili.