Non si sblocca la situazione sulla nuova presidenza della Rai. Durante l’Ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza, non è stata raggiunta un’intesa su quando votare, portando a un rinvio delle decisioni e creando tensioni all’interno della maggioranza. Fonti riportano che l’assenza di un accordo politico ha rivelato una “spaccatura” sui tempi del voto. Lega e Noi Moderati sono favorevoli a una rapida calendarizzazione, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia propongono di ritardare la decisione.
Rita Della Chiesa, di Forza Italia, ha cercato di ridurre le polemiche dichiarando che non ci sono forme di ostruzionismo e criticando l’opposizione per la sua assenza, evidenziando che ciò nuoce alla democrazia. Della Chiesa lamenta un mancato confronto sulla votazione. Dall’altra parte, il gruppo del PD, guidato da Stefano Graziano, ha sollevato preoccupazioni, avvertendo che i termini legali per la votazione scadono venerdì, esigendo quindi una rapida fissazione della data per ratificare la presidenza del Cda della Rai.
Il vero ostacolo è rappresentato dalla necessità di voti per eleggere la presidente designata, Simona Agnes, vicina a Forza Italia. Per l’approvazione è richiesta una maggioranza qualificata, ma attualmente la maggioranza dispone solo di 26 voti su 28 necessari. Dopo l’interruzione dei rapporti con il PD, la maggioranza spera di convincere il M5S a sostenere la candidatura, ma il tempo è limitato.
La normativa stabilisce che la commissione di Vigilanza debba essere convocata per il voto entro dieci giorni dalla nomina, il che porta a una situazione critica poiché la prossima settimana scaderebbero i termini urgenti. La presidente della Vigilanza, Floridia, ha annunciato una riunione plenaria della commissione per le 8 di domani mattina, ribadendo che se non si trova un accordo, fisserà lei stessa il voto entro venerdì, come stabilito dalle regole. La riunione di domani diventa cruciale per decidere il futuro della presidenza Rai.