I sindacati hanno il diritto di esprimere il loro dissenso, ma il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, si interroga sul perché queste critiche non siano emerse prima. Secondo Gemmato, molte delle problematiche attuali, come il blocco dei contratti dal 2019, gli stipendi insufficienti e la scarsa programmazione sanitaria, hanno radici storiche. Durante un’intervista con l’Adnkronos Salute, a margine del G7 Salute a Bari, ha sottolineato che la programmazione sanitaria è un problema che si trascina da anni, risultato di scelte sbagliate fatte in passato.
Gemmato fa notare che la formazione di un medico richiede un processo di dieci anni, composto da sei anni di studio e quattro di specializzazione. Pertanto, se si desideravano medici formati per il presente, sarebbe stata necessaria una programmazione adeguata avvenuta anni fa. Questa riflessione suggerisce che le proteste attuali potrebbero essere influenzate dalla mancanza di pianificazione nel passato piuttosto che da problemi immediati.
Il sottosegretario evidenzia che le questioni riguardanti la programmazione sanitaria non sono recenti e che destano una certa incredulità la comparsa di dissentimenti solo ora. Gemmato si chiede quindi se le persone che oggi si lamentano siano consapevoli delle cause di queste criticità e della loro evoluzione nel tempo. La sua analisi invita a una riflessione su quanto sia importante una pianificazione strategica e lungimirante nel settore della salute, per evitare che le attuali difficoltà diventino cicliche.
In conclusione, Gemmato sembra voler stimolare un dibattito più profondo sulla responsabilità e sulle scelte politiche passate, che hanno contribuito allo stato attuale del sistema sanitario. È essenziale, secondo lui, prendere in considerazione non solo le questioni immediate, ma anche le conseguenze delle decisioni fatte nei decenni precedenti. La programmazione sanitaria deve essere vista come un processo continuo e strategico per garantire che le future generazioni di medici siano pronte ad affrontare le sfide del settore.