In un video su YouTube, Roberto Saviano ha fortemente criticato il Festival di Sanremo, definendolo “sovranista” e affermando che funge da strumento di controllo e censura da parte dei governi. Secondo lui, il Festival riflette la società italiana, ma è anche un mezzo di silenziamento delle voci critiche. Saviano ha esordito dicendo: “Questo Festival di Sanremo è un Festival sovranista”, e ha messo in discussione l’assenza di discussioni su temi rilevanti come immigrazione e guerre.
Le sue critiche si concentrano su tre aspetti principali: la scelta di evitare la politica, l’assenza di monologhi e il silenzio sui cachet degli artisti. Ha sottolineato che il direttore artistico Carlo Conti ha preferito dedicarsi a canzoni che parlano di amore e buoni sentimenti, trascurando l’attualità. Saviano ha anche lamentato la mancanza di artisti disposti a esprimere opinioni critiche, affermando che “non scegliere significa comunque scegliere”. Inoltre, ha evidenziato che, in tempo di crisi, i compensi degli artisti sono discussi solo quando hanno un’impronta politica.
In risposta, il giornalista Nicola Porro ha attaccato Saviano, sottolineando che secondo lui lo scrittore rimpiange una visione più provocatoria e schierata del Festival, come quella di anni passati. Porro ha suggerito che il video di Saviano mostra una certa invidia per il successo del Festival, che continua a tenere alti gli ascolti nonostante il suo disaccordo.