La tavola periodica degli elementi, uno dei pilastri fondamentali della chimica moderna, organizza tutti gli elementi conosciuti in base alle loro proprietà atomiche. Osservando attentamente questo iconico strumento, si può notare una peculiarità: tra tutte le lettere dell’alfabeto utilizzate per simboleggiare gli elementi manca la “J“.
La sua assenza nella tavola periodica può essere attribuita a diversi fattori, principalmente di natura linguistica e storica. In primo luogo, la nomenclatura degli elementi chimici affonda le sue radici nelle lingue classiche, il latino e il greco, dove la lettera “J” non trovava impiego. L’alfabeto latino originariamente non includeva questa lettera, che venne introdotta solo successivamente durante il Medioevo come variante della lettera “I”.
Inoltre, molti elementi furono scoperti e denominati nel XIX secolo o anche prima, quando l’uso della lettera “J” nella terminologia scientifica non era ancora diffuso. I nomi assegnati ai nuovi elementi (a proposito, sapete quanti ce ne sono?) spesso riflettevano una loro proprietà caratteristica, il luogo di scoperta o rendevano omaggio a una figura di spicco, attingendo a radici latine o greche che non prevedevano questa lettera.
L’International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC), fondata nel 1919, è l’organizzazione che sovrintende alla denominazione dei nuovi elementi. Le linee guida dell’IUPAC si allineano alle pratiche storiche e linguistiche consolidate, che come detto non ne prevedono l’uso.
Sebbene non esista una regola esplicita che vieti l’utilizzo di questa lettera, il contesto storico e le tradizioni linguistiche hanno portato alla sua assenza nella tavola periodica degli elementi. L’assenza della lettera “J” nella tavola periodica degli elementi può dunque essere vista come il risultato di un intreccio di fattori linguistici e storici che hanno plasmato la nomenclatura chimica nel corso dei secoli.