Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle.
Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell’aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all’origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici.
Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee. Una moda che aveva precedenti illustri e che Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma, racconta con appassionata ammirazione e competenza in queste pagine.