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Naspi e Dimissioni Volontarie: Novità per Chi Abbandona un Lavoro a Tempo Indeterminato da Gennaio 2025

Con l’inizio del 2025 cambieranno le regole per la Naspi, l’indennità di disoccupazione in Italia. A partire dal 1° gennaio, i lavoratori che hanno presentato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti potranno avere diritto alla Naspi, a condizione che abbiano maturato almeno 13 settimane di contribuzione “dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro”. Questa nuova misura è stata introdotta per limitare il fenomeno delle dimissioni e delle rioccupazioni brevi nel tentativo di ottenere l’indennità.

Attualmente, per ricevere la Naspi, è necessario essere disoccupati involontariamente e avere almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti. Inoltre, è fondamentale che il richiedente dichiari la propria disponibilità al lavoro presso il sistema informativo delle politiche del lavoro. L’indennità è erogata a partire dall’ottavo giorno dopo la cessazione del lavoro e per un periodo pari alla metà delle settimane contribute negli ultimi 4 anni.

Dal 2025, se un lavoratore si dimette da un lavoro a tempo indeterminato e poi viene licenziato dal nuovo impiego, avrà diritto alla Naspi, sempre a condizione che abbia maturato almeno 13 settimane di contribuzione nel nuovo lavoro. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha spiegato che l’emendamento ha l’obiettivo di prevenire abusi e non deve essere interpretato come un riconoscimento della Naspi a seguito di dimissioni volontarie.

La Manovra 2025 non riguarda solo la Naspi ma include anche altre misure di sostegno, come sgravi fiscali per le aziende che investono in beni strumentali e aumentano l’occupazione. Viene previsto un fondo che rimborsa fino a 200 euro per attività sportive ed extrascolastiche dei figli di famiglie con un Isee sotto i 15mila euro, oltre a un bonus per l’acquisto di elettrodomestici e incentivi fiscali, inclusa la flat tax per gli straordinari degli infermieri. Queste misure mirano a sostenere il lavoro e le famiglie in un contesto economico in evoluzione.

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