La carriera di Lorenzo Musetti è attualmente a un bivio. A 23 anni, ha raggiunto il sedicesimo posto nella classifica ATP, avvicinandosi al massimo ranking di sempre, il 15esimo posto ottenuto a giugno 2023. Tuttavia, i suoi limiti caratteriali e di temperamento sembrano influenzare il rendimento nei momenti cruciali. La partita contro Novak Djokovic nel Masters 1000 di Miami ha messo in luce questa fragilità. Nonostante un inizio promettente con un break, Musetti non ha trovato continuità e ritmo, perdendo con un chiaro 6-2 per due set. Djokovic, in forma straordinaria, ha dominato il match, lasciando Musetti frustrato.
Difficile distinguere meriti e demeriti, ma la carriera di Musetti offre spunti interessanti. Sin dal 2019, ha impressionato per la qualità dei colpi, avendo già raggiunto alti traguardi come la finale degli US Open juniores e la vittoria agli Australian Open junior. In ATP, ha vinto due tornei nel 2022: l’Atp 500 di Amburgo contro Carlos Alcaraz e il 250 di Napoli contro Berrettini. È diventato parte della nazionale italiana di Coppa Davis, contribuendo alla vittoria nel 2023 e nel 2024. Il suo miglior risultato negli Slam è la semifinale a Wimbledon, dove è stato sconfitto da Djokovic. Nel 2024, ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Parigi, ancora una volta battuto in semifinale da Djokovic. Queste esperienze alimentano il dibattito attorno al potenziale di Musetti, considerato un’eterna promessa del tennis.