Rischiano condanne tra 8 e 25 anni
La Camera d’Appello e Garanzie di San Isidro ha confermato che il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e gli altri sei operatori sanitari accusati della morte di Diego Armando Maradona – deceduto il 25 novembre 2020 – andranno a processo, accusati di aver commesso un “omicidio semplice con eventuale dolo” secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie ai media argentini. La decisione è stata adottata all’unanimità in una sentenza della Sezione III della corte d’appello composta da Carlos Fabián Blanco, Gustavo Adrián Herbel ed Ernesto García Maañón.
In questo modo, in un futuro processo, gli otto imputati dovranno affrontare una possibile condanna tra gli 8 e i 25 anni di reclusione: “La pubblica accusa ha descritto compiutamente il fatto 1 (l’eventuale omicidio di Maradona), elencando le azioni o le omissioni che hanno ritenuto gli imputati riprovevoli e che, a loro avviso, avrebbero influito sull’esito fatale”.
L’autopsia ha stabilito che Maradona è morto a causa di “edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata”, gli esami hanno evidenziato una “cardiomiopatia dilatativa” nel cuore. Non c’è ancora una data per il processo, ma è certo che gli otto imputati attenderanno in libertà il completamento del processo giudiziario.