La trasmissione di Rai Due, L’altra Italia, condotta da Antonino Monteleone, ha suscitato polemiche a seguito di ascolti disastrosi. Nell’ultima puntata, il programma ha registrato solo lo 0,99% di share, corrispondente a 169 mila spettatori. Questo significa che L’altra Italia ha raggiunto il punteggio più basso mai registrato dal canale, continuando un trend negativo già visibile nelle puntate precedenti: la prima puntata del 3 ottobre aveva totalizzato 276 mila telespettatori con un 1,8% di share e la seconda ha ottenuto cifre simili con un 1,6%.
Le critiche da parte del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle non si sono fatte attendere. I membri del PD hanno descritto il programma come un “disastro culturale, sociale e economico” e hanno evidenziato che il contratto di Monteleone, superiore ai 300 mila euro, non giustifica l’effettivo valore della trasmissione. Dario Carotenuto, capogruppo del M5S in Vigilanza, ha chiesto maggiore trasparenza sulla situazione economica di Rai in relazione agli ascolti del programma, richiedendo un report dettagliato sull’impatto del mediocre risultato del programma sui conti dell’azienda.
La Direzione Approfondimento di Rai ha confermato che la rete continua a credere nel progetto e nel team di L’altra Italia, e sta attualmente valutando gli aggiustamenti necessari per migliorare il formato e il posizionamento del programma. Nonostante i dati d’ascolto deludenti, Rai non ha annunciato la cancellazione immediata della trasmissione, indicando un tentativo di risollevarne le sorti.
Il contesto politico del programma è stato anche oggetto di discussione, poiché Antonino Monteleone è considerato un “pupillo” della premier Giorgia Meloni, il che ha sollevato interrogativi sull’orientamento editoriale della trasmissione. Le preoccupazioni espresse dagli esponenti politici mettono in luce un tema di sostenibilità delle scelte editoriali, collegando il successo di un programma ai fondi del canone televisivo pagato dagli italiani. Il M5S ha dichiarato che il fallimento di L’altra Italia non può passare inosservato. Le polemiche continuano a infuocare il dibattito sul futuro della trasmissione e sulla direzione che la Rai intende prendere.