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Modalità di Elezione del Presidente e del Consiglio Regionale e Nomina della Giunta

Le elezioni regionali in Umbria sono cruciali per scegliere il presidente, i membri della giunta e quelli del Consiglio regionale, le cui funzioni principali sono discutere e approvare leggi e normative specifiche per il territorio. In questo scenario, la giunta è paragonabile al governo, mentre il Consiglio regionale corrisponde al potere legislativo, comprendendo anche i membri dell’opposizione.

Il Consiglio è composto da 20 membri, incluso il presidente, eletti dai cittadini senza vincolo di mandato, seguendo la regola di assegnazione proporzionale dei seggi. La legge stabilisce che il vincitore delle elezioni deve ricevere almeno il 60% dei seggi; se non raggiunto, 12 seggi vanno alla coalizione vincente e 8 vengono distribuiti proporzionalmente tra le liste eleggibili che superano una soglia del 2,5%, riservando uno seggio al secondo candidato governatore più votato.

La giunta, che comprende gli assessori, viene nominata dal presidente della Regione, che ha la libertà di scegliere tra i consiglieri e persone non elettate, simile a come il presidente del Consiglio sceglie i ministri. Non è necessaria la fiducia del Consiglio per la giunta, che rimane in carica insieme al presidente, per un massimo di cinque anni, corrispondente alla legislatura.

Le Regioni sono dotate di potere legislativo in varie aree indicate dalla Costituzione, escludendo alcune competenze, come la politica estera, la difesa e la sicurezza, che sono riservate unicamente al governo centrale. Le materie su cui le Regioni hanno giurisdizione includono la pianificazione territoriale, la mobilità, le infrastrutture, la programmazione dei servizi sanitari e sociali e lo sviluppo economico locale.

In sintesi, le elezioni regionali in Umbria determinano una struttura di governo che riflette un equilibrio tra la giunta e il Consiglio, con diritti e doveri definiti dalla Costituzione. L’organizzazione del sistema garantisce che la rappresentanza e le decisioni legislative siano gestite in modo proporzionale, rispondendo così alle necessità locali nel rispetto delle norme nazionali.

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