Dopo Milan e Atalanta, anche la Juventus dice addio alla Champions League. La squadra bianconera, guidata da Thiago Motta, è stata eliminata dal PSV Eindhoven nel turno di playoff. Questo rappresenta una grave debacle per le società italiane, con significative perdite economiche e tecniche.
Il 19 febbraio, nella partita di ritorno, la Juventus ha subito una sconfitta casalinga per 3-1, con il gol decisivo di Ryan Flamingo ai tempi supplementari. L’uscita dalla Champions League fa perdere alla Juve un assegno di 11 milioni di euro per il passaggio al turno successivo, portando i ricavi totali a 66 milioni, provenienti da partecipazione, premi e market pool.
Un giorno prima, il Milan ha subito lo stesso destino contro il Feyenoord, con un risultato complessivo di 1-0 in Olanda e 1-1 a Milano. Negli ultimi quattro anni, il Milan ha perso oltre 50 milioni di euro, raggiungendo solo una volta gli ottavi di finale.
Anche l’Atalanta ha visto la sua eliminazione il 18 febbraio, perdendo contro il Club Brugge (2-1 all’andata e 1-3 al ritorno). Con questa uscita, il bottino europeo dell’Atalanta si ferma a 65 milioni di euro.
Le eliminazioni di Juventus, Milan e Atalanta potrebbero compromettere la possibilità per l’Italia di ottenere un posto in Champions League per la squadra classificatasi quinta, influenzando ulteriormente le entrate economiche. Attualmente, l’Italia occupa il terzo posto nel ranking UEFA, superata da Inghilterra e Spagna.