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sabato, 15 Febbraio, 2025
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Milano, vandalizzato il murale dedicato a Sergio Ramelli

Nella notte a Milano, il murale dedicato a Sergio Ramelli, studente di 19 anni ucciso nel 1975, è stato vandalizzato con la scritta “Fasci appesi”. Questo atto ha suscitato reazioni forti, tra cui quella di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, che ha denunciato l’atto come parte di una “stagione di odio” che cerca di revivificare un antifascismo militante. Fidanza ha sottolineato come il prossimo 29 aprile segni il cinquantesimo anniversario della morte di Ramelli e ha espresso preoccupazione che l’anniversario possa diventare un pretesto per violenze contro la memoria del giovane. Ha auspicato che i responsabili dell’atto vengano identificati e puniti.

Successivamente, militanti di Fratelli d’Italia hanno ripulito e ripristinato il murale. Simone Orlandi e Deborah Dell’Acqua, vertici locali del partito, hanno ringraziato i militanti per il loro intervento tempestivo, affermando che Ramelli rappresenta un simbolo di libertà contro l’intolleranza e l’odio politico. Hanno ribadito che sfregiare la sua memoria è un insulto alla democrazia e ai valori civili, e hanno dichiarato che Fratelli d’Italia continuerà a battersi per la memoria e la giustizia, proteggendo la storia di chi ha pagato un alto prezzo per esprimere il proprio pensiero.

Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha espresso gratitudine ai militanti di Fratelli d’Italia per aver ripulito il murale, affermando che lo sfregio rappresenta un atto vile che offende non solo la memoria di Ramelli, ma anche i valori di rispetto e convivenza. Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia, ha definito il vandalismo un gesto orrendo, sottolineando che Ramelli fu vittima di una violenza insensata e che la sua memoria deve essere rispettata.

L’episodio ha acceso un dibattito su temi di memoria storica, rispetto e divisione politica, evidenziando le tensioni nel contesto della società italiana contemporanea e la necessità di preservare la memoria storica per costruire una convivenza pacifica.

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