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domenica, 9 Febbraio, 2025
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Milano e Orvieto? Schlein non favorisce il confronto

Durante le recenti riunioni del weekend, quella di Milano di Comunità democratica e quella di Orvieto di Libertà Eguale, il professor Arturo Parisi ha osservato che nel Partito Democratico è più facile confrontarsi su problemi comuni al di fuori del partito rispetto all’interno. Parisi attribuisce questa mancanza di dialogo alla segretaria Elly Schlein, affermando che la sua incapacità di promuovere il confronto tra posizioni diverse rappresenta un suo fallimento, a meno che non consideri che le primarie abbiano risolto ogni dibattito sui contenuti.

Per quanto riguarda le prospettive future, Parisi mette in guardia sulle discussioni riguardo a una possibile Margherita 2.0, suggerendo che ogni membro del partito ha il diritto e il dovere di mettere in discussione la linea che guida la coalizione. Aggiunge che, finora, non ha notato segni di contestazione del ruolo di Schlein. Pur riconoscendo le differenze tra le due riunioni, Parisi evidenzia come entrambe abbiano dimostrato la difficoltà di affrontare i temi cruciali all’interno del Pd.

Le assemblee hanno innescato una discussione sull’orientamento del Pd, tra chi sostiene una vocazione maggioritaria e chi, come Matteo Renzi, propone la creazione di un nuovo soggetto centrista. Parisi afferma che è fondamentale discutere la linea politica della coalizione nel contesto attuale. Riguardo al ruolo di Schlein, Parisi riconosce che la sua incapacità di favorire il dialogo all’interno del partito è un segnale critico, pur non evidenziando contestazioni aperte da parte dei membri durante gli incontri, né a Orvieto né a Milano.

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