Sospesi i trattenimenti di sette migranti egiziani e bengalesi trasferiti dall’Italia all’Albania, a seguito di un’istanza di rinvio da parte del tribunale di Roma alla Corte di giustizia europea, in relazione a un nuovo decreto ‘Paesi sicuri’ del governo Meloni. Questa decisione ha suscitato reazioni furiose da parte del governo, preoccupato per il possibile rientro dei migranti in Italia. Matteo Salvini, vicepremier e ministro, ha denunciato la sentenza come un attacco non al governo ma alla sicurezza degli italiani. Ha messo in discussione la responsabilità dei giudici e ha chiesto una separazione delle carriere giudiziarie, sostenendo che gli errori devono avere conseguenze per i magistrati.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha rimarcato la necessità di rispettare la separazione dei poteri e ha accusato alcuni magistrati di cercare di influenzare politicamente il governo. Maurizio Gasparri di Forza Italia ha paragonato la situazione a un tentativo eversivo contro la Repubblica, evidenziando che ciò che sta accadendo è grave e preoccupante. La posizione del governo è chiara: non si arresterà nel contrastare l’immigrazione irregolare e continuerà a cercare di presidiare i confini esterni dell’Italia.
Andrea Delmastro delle Vedove di Fratelli d’Italia ha affermato che l’opposizione sta approfittando delle sentenze della magistratura per criticare il governo, sottolineando che non sarà mai un magistrato a decidere le politiche migratorie. Claudio Borghi della Lega ha lamentato il fatto che ora si fa riferimento all’Europa in materia giuridica, affermando che è una violazione del senso costituzionale dell’Italia.
I giudici, nella loro decisione, hanno sollevato quesiti sulla compatibilità del decreto ‘Paesi sicuri’ con il diritto dell’Unione europea, e hanno sospeso il giudizio in attesa di chiarimenti. La presidente della Sezione per i diritti della persona ha sottolineato che la designazione di un Paese come ‘sicuro’ dev’essere conforme alla legislazione europea.
Le opposizioni, da parte loro, criticano le decisioni del governo come inefficaci e dannose per i migranti, con Debora Serracchiani del Pd che ha parlato di un’azione crudele. Alfonso Colucci del Movimento 5 Stelle ha evidenziato come i provvedimenti del tribunale fossero prevedibili secondo la normativa europea. Infine, l’Associazione Nazionale Magistrati ha difeso il ruolo dei giudici, sottolineando l’importanza del diritto dell’Unione europea nella loro funzione.