Giorgia Meloni ha reagito con fermezza alle recenti decisioni dei giudici riguardanti il trattamento dei migranti in Albania, accusando la magistratura di ostacolare le politiche migratorie italiane. La Presidente del Consiglio ha convocato un consiglio dei ministri per discutere la situazione.
Il tribunale di Roma ha deciso di non convalidare il trattenimento di dodici migranti egiziani e bengalesi nel centro di permanenza e rimpatrio (Cpr) di Gjader, inaugurato dal governo Meloni. I giudici hanno ritenuto che i migranti fuggissero da paesi non considerati sicuri, il che ha portato a una reazione immediata da parte dell’Esecutivo, definendo la sentenza “pregiudiziale”. Il governo ha annunciato l’intenzione di ricorrere fino alla Cassazione per rivedere la questione e ha manifestato una determinazione a mantenere i centri albanesi. Meloni ha espresso disappunto, affermando che la scelta dei giudici rende difficile per il governo fornire risposte adeguate alla nazione.
La premier ha sottolineato che, secondo lei, non spetta alla magistratura stabilire quali paesi siano sicuri, ma ai governi. Ha dichiarato di aver convocato il Consiglio dei Ministri per approvare misure atte a superare questo ostacolo, evidenziando che l’iniziativa mira a alleggerire la pressione sui centri di accoglienza italiani. Tuttavia, la decisione del tribunale ha sollevato dubbi sulla legittimità e sostenibilità dell’accordo con l’Albania.
L’opposizione ha reagito criticamente, sostenendo che l’accordo con l’Albania fosse “fuorilegge” e violasse il diritto internazionale. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha denunciato un “danno erariale” per i fondi investiti, che avrebbero potuto invece migliorare il settore sanitario. Anche gli eurodeputati del PD, M5S e Avs hanno presentato un’interrogazione per avviare una procedura di infrazione, scatenando l’indignazione di Meloni, che accusa l’opposizione di danneggiare l’Italia a livello europeo. La tensione tra il governo, la magistratura e l’opposizione risulta sempre più palpabile nelle ultime settimane.