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domenica, 16 Febbraio, 2025
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Migranti albanesi, ancora tensioni tra governo e giudici: la reazione di Meloni

La decisione della Corte d’Appello di Roma di non convalidare il trattenimento di 43 migranti nei centri in Albania ha suscitato stupore e sconcerto nel governo italiano. I migranti dovranno essere liberati e riportati in Italia, a Bari. Palazzo Chigi sta cercando contromisure per affrontare questo nuovo stallo, mentre la premier Giorgia Meloni rimane in silenzio. Tuttavia, il governo esprime una reazione dura attraverso il ministro Tommaso Foti, il quale critica la decisione dei giudici, affermando che essa rappresenta l’ennesima ingerenza della magistratura nella definizione dei Paesi sicuri, un compito che dovrebbe spettare al governo.

Foti sottolinea che, in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea sulla questione, il governo continuerà con determinazione le riforme promesse. Anche i vertici di Fratelli d’Italia esprimono il loro disappunto. Galeazzo Bignami parla di un atteggiamento di resistenza da parte della magistratura contro le misure per garantire sicurezza e contrastare l’immigrazione irregolare. Egli sostiene che questo intervento giuridico ha una connotazione politica e ostacola l’azione del governo.

Allo stesso modo, Lucio Malan, capogruppo al Senato, esprime profondo stupore per la decisione, affermando che non si tiene conto della Corte di Cassazione, che ha stabilito che la definizione dei Paesi sicuri spetta al governo. Anche la Lega attacca, con il vicesegretario Andrea Crippa che definisce l’azione dei giudici come un’invasione di campo che danneggia l’Italia, avvantaggiando sinistre e clandestini.

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