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venerdì, 20 Giugno, 2025
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Mesotelioma, vittime in aumento

Negli ultimi anni, l’epidemia di mesotelioma ha mostrato un preoccupante aumento, senza ancora raggiungere il picco previsto per il 2020. La situazione è particolarmente grave nella città di Casale Monferrato, che risulta essere uno degli epicentri delle malattie correlate all’amianto in Italia. L’amianto, utilizzato ampiamente nell’edilizia per le sue proprietà isolanti e resistenti, è stato bandito solo nel 1992 con la legge n. 257. Tuttavia, in molti paesi continua a essere impiegato senza restrizioni, aggravando i problemi di salute pubblica.

Le bonifiche dall’amianto proseguono lentamente, portando a un aumento costante dei casi di patologie correlate, soprattutto per i lunghi tempi di latenza tra esposizione e manifestazione dei sintomi. Le malattie più diffuse includono il mesotelioma e il tumore del polmone, con un numero crescente di diagnosi che evidenzia una vera epidemia di patologie asbesto correlate in tutta Italia, in particolare in aree con siti industriali contaminati.

Il mesotelioma, noto come tumore dell’amianto, ha come unica causa scatenante l’esposizione alle fibre cancerogene. Nonostante le bonifiche in corso, i casi di mesotelioma continuano a essere numerosi a causa dei lunghi periodi di latenza stimati tra i 40 e i 50 anni. Considerando che sono passati solo poco più di 30 anni dalla proibizione dell’amianto, è logico aspettarsi che l’epidemia non abbia ancora raggiunto il suo picco.

I dati dell’ospedale di Alessandria confermano l’aumento delle diagnosi: nel 2024 sono già stati registrati 66 casi in più rispetto all’anno precedente. Il picco delle malattie asbesto correlate, previsto per il 2020, sembra spostarsi verso il 2025. Comunicare una diagnosi di mesotelioma è un compito difficile per i medici e un’esperienza dolorosa per i pazienti e le loro famiglie, poiché non esiste ancora una cura definitiva.

L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) fornisce supporto medico e legale alle vittime dell’amianto e ai loro familiari, offrendo consulenze per ottenere le terapie necessarie e richiedere risarcimenti. Attraverso convegni e incontri, l’ONA si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare le condizioni di vita degli ammalati.

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