23.4 C
Roma
mercoledì, Ottobre 9, 2024
HomeEconomia e FinanzaMercato auto in calo: Anfia rivede le previsioni per il 2024 -4,3%...

Mercato auto in calo: Anfia rivede le previsioni per il 2024 -4,3% e chiede misure straordinarie di supporto

A settembre 2023, il mercato delle auto in Italia continua a mostrare una flessione significativa, registrando un calo del 10,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo ribasso segue una caduta di immatricolazioni ancor più pronunciata, pari al 13,4%, osservata ad agosto. Roberto Vavassori, Presidente di Anfia, sottolinea che queste tendenze negative nei due ultimi mesi costringono a rivedere le stime per la chiusura dell’anno 2024, riducendo le previsioni da 1.624.000 a circa 1.555.000 unità, con un lieve calo dello 0,8% rispetto al 2023.

Vavassori evidenzia come questo andamento critico si accompagni a una situazione industriale sempre più preoccupante. La proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di anticipare al 2025 le clausole di revisione dei target sulle emissioni di CO2 per veicoli leggeri e pesanti è vista positivamente. Tuttavia, egli sostiene che la filiera automobilistica italiana ha bisogno di interventi immediati. È urgente implementare misure straordinarie a sostegno delle politiche lavorative, poiché gli strumenti attualmente disponibili non sono più adeguati per molte aziende del settore, comportando il rischio concreto di perdita di posti di lavoro.

Inoltre, Vavassori fa appello affinché entro inizio 2025 vengano attuate le misure prioritarie già identificate e concordate tra imprese, sindacati e territori durante il Tavolo automotive. Queste misure sono fondamentali per ridurre il divario di competitività delle produzioni nazionali e affrontare le sfide che il settore sta vivendo in questo periodo di crisi. La situazione rimane complessa e richiede interventi tempestivi per garantire la stabilità del mercato e la salvaguardia dell’occupazione nel settore automotive.

In sintesi, l’industria automobilistica italiana si trova in una fase difficile, con un mercato in contrazione e la necessità di riforme e supporto immediato per prevenire ulteriori perdite occupazionali e ottimizzare le condizioni competitive della filiera.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI