Giorgia Meloni è intervenuta nella polemica scatenata dalle affermazioni del vicepresidente statunitense JD Vance, che ha espresso “odio” verso l’Europa, definita “parassita” anche da Donald Trump. In un’intervista al Financial Times, Meloni ha difeso Vance, sottolineando che non considera gli Usa come avversari, ma come alleati con i quali è importante proteggere gli interessi italiani. Ha riconosciuto le critiche dell’amministrazione Trump verso Bruxelles, affermando che l’Europa ha smarrito la propria direzione e che il problema risiede nella classe dirigente incapace di rispondere ai reali bisogni dei cittadini.
Meloni ha descritto come “infantile” l’idea di dover scegliere tra Europa e Usa, vedendo la crisi diplomatica attuale come un’opportunità per ridefinire le relazioni transatlantiche. Ha esortato l’Europa a mantenere la calma e a cercare soluzioni comuni di fronte alle provocazioni americane. Riguardo alla decisione degli Usa di imporre dazi sulle auto europee, Meloni ha sperato che Bruxelles adottasse un approccio non conflittuale, notando però la lentezza decisionale dell’Ue rispetto agli Usa.
Le dichiarazioni di Vance hanno suscitato forti reazioni in Europa; il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto criticando l’uso della parola “odio”. Anche il generale francese Michel Yakovleff ha denigrato i commenti di Vance, mentre la vicepremier britannica Angela Rayner ha chiesto chiarimenti dagli Stati Uniti. Finora, i governi europei hanno adottato una linea prudente nel tentativo di smorzare la tensione tra Europa e amministrazione Trump.