La premier Giorgia Meloni si reca negli Stati Uniti per incontrare il presidente eletto Donald Trump. La sua missione a sorpresa inizia con l’atterraggio a Palm Beach, in Florida, dove si tiene un secondo incontro con il tycoon, avvenuto a distanza di meno di un mese. Questa volta l’incontro si svolge nella residenza di Mar-a-Lago, a sole due settimane dalla cerimonia di insediamento del presidente, alla quale Meloni non parteciperà, come confermato da fonti diplomatiche.
La premier è prevista in partenza per l’Italia già in serata, quando a Roma sarà notte fonda, dato il fuso orario di sei ore. Il volo di Stato ha preso il via da Ciampino poco dopo le 11 del mattino, con uno scalo in Irlanda all’aeroporto di Shannon, prima di proseguire verso gli Stati Uniti.
Durante il meeting con Trump, Meloni avrà l’opportunità di discutere di vari temi che riguardano non solo i rapporti tra Italia e Stati Uniti, ma anche questioni internazionali rilevanti. Tra i punti all’ordine del giorno c’è il caso di Cecilia Sala, una giornalista italiana detenuta in Iran dal 19 dicembre scorso. La sua detenzione è legata all’arresto, su mandato statunitense, di un cittadino iraniano, Mohammed Abedini.
L’incontro servirà anche per affrontare altre tematiche centrali nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti, come i conflitti in corso a livello globale, le questioni relative ai dazi e il rapporto tra l’UE e gli Stati Uniti. Tali argomenti sono di particolare rilevanza in un contesto internazionale complesso e dinamico.
Inoltre, il dialogo con Trump rappresenta un’importante opportunità per Meloni di rafforzare i legami tra i due paesi in un momento in cui l’Italia sta navigando in acque politiche e economiche turbolente. La capacità di Meloni di trattare su questioni importanti potrebbe influenzare non solo le politiche bilaterali, ma anche l’approccio dell’Italia su scala globale, specialmente in relazione ai suoi partner europei e alle sfide che essi affrontano.