Il protocollo sui migranti tra Italia e Albania, secondo Giorgia Meloni, “funzionerà” nonostante una recente sentenza del Tribunale di Roma che ha bloccato il trattenimento dei migranti in Albania, che Meloni definisce “irragionevole”. La presidente del Consiglio affronta anche la questione delle nomine al Maxxi, in relazione alle dimissioni del capo di gabinetto del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Sottolinea che è necessario chiedere spiegazioni a Giovanna Melandri, ex presidente del Maxxi, le cui nomine sono state contestate.
In un intervento al festeggiamento degli 80 anni del quotidiano ‘Il Tempo’, Meloni discute vari temi, dalla situazione in Medio Oriente alla manovra economica. Riferendosi a critiche sul conflitto di interessi legato alle dimissioni di Spano, evidenzia che le nomine non sono state fatte da Giuli e solleva interrogativi sul perché tali questioni emergono solo ora.
Sul tema del governo e della magistratura, Meloni ha commentato una mail di un magistrato, Marco Patarnello, che affermava che la sua azione è motivata da ragioni politiche piuttosto che personali. Meloni, in risposta, sostiene di essere un politico forte, incapace di essere condizionato. Riguardo alla legge di bilancio, la presidente del Consiglio annuncia una manovra di 30 miliardi per il 2025, evidenziando che ci sono 38 miliardi di euro di superbonus da pagare, che ha giovato principalmente alle seconde case, e lamenta che con quelle risorse sarebbero potute aumentare le pensioni minime.
Meloni assicura che la manovra non aumenterà le tasse e si concentrerà sulla necessità di avere più fondi per ridurre le tasse sul “ceto medio”. Si mostra ottimista riguardo alle prossime elezioni regionali in Liguria, sostenendo il candidato del centrodestra Marco Bucci, e riflette sui suoi primi due anni di governo, con uno sguardo critico su ciò che potrebbe cambiare.
La celebrazione de ‘Il Tempo’ ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici, tra cui il presidente del Senato Ignazio La Russa e diversi ministri. Meloni, con tono scherzoso, riconosce di lavorare con passione e sacrificio, affermando di essere in pace con la propria coscienza.