“Noi siamo italiani, la nostra storia è costellata di cadute e rinascite”, afferma Giorgia Meloni dal palco di Atreju, richiamando eventi storici significativi come il Medioevo, il Rinascimento e il Risorgimento, che hanno forgiato l’Italia. Sottolinea come, nonostante il totalitarismo e altre avversità, gli italiani si siano sempre rialzati. Meloni dichiara la determinazione del suo partito a mantenere l’unità durante il governo, rassicurando che la sua priorità è il bene della nazione e non gli interessi di parte. “Chi spera in un diverso destino resterà deluso”, avvisa, affermando l’importanza di non essere una fazione.
Sottolinea la libertà e la complessità del governo attuale, evidenziando come molti avessero scommesso sul suo fallimento, ma ora l’Italia è diventata un modello, grazie non solo all’amministrazione ma anche agli italiani stessi. Meloni considera il suo obiettivo principale quello di far riacquistare agli italiani fiducia in sé e nelle loro capacità, denunciando “benaltrismo e tafazzismo” come nemici da sconfiggere. Cita anche il passato, ricordando il momento in cui Atreju rappresentava una generazione desiderosa di superare le divisioni, e si congratula per il buon esito dell’evento.
In merito alla questione migratoria, Meloni esprime preoccupazione per l’impatto delle sentenze sui migranti dall’Albania e assicura il funzionamento dei centri di accoglienza in quel Paese, affermando di combattere la mafia e non essere il nemico. Sottolinea l’importanza del protocollo con l’Albania nella lotta contro i trafficanti di esseri umani.
Sul piano del lavoro, rivendica il successo del suo governo nella creazione di posti di lavoro, citando l’aumento di 850mila occupati in due anni. Per la sanità, annuncia un ingente aumento del fondo, sottolineando il suo impegno a migliorare il settore. Infine, si rivolge all’opposizione, in particolare a Elly Schlein, commentando la difficoltà di quest’ultima nell’affrontare questioni relative a Stellantis, promettendo un approccio serio e privo di pregiudizi. Meloni conclude con determinazione, esprimendo fiducia nella capacità dell’Italia di affrontare le sfide.