Il contenuto della mail del magistrato Marco Patarnello, pubblicata da Il Tempo, ha suscitato polemiche sulla figura della premier Giorgia Meloni. Patarnello, esponente di Magistratura Democratica, sostiene che Meloni rappresenta un pericolo più grande della precedente era berlusconiana perché non ha inchieste giudiziarie a carico, il che le consente di agire per visioni politiche piuttosto che per interessi personali. Questo la renderebbe più forte e pericolosa, mirante a riscrivere l’intera giurisdizione.
Nella sua comunicazione, inviata a una mailing list di colleghi giudici, Patarnello evidenzia che l’attacco alla giurisdizione mai è stato così intenso come ora, e critica l’attuale governo per l’accordo con Tirana sui flussi migratori. Egli afferma che la situazione della magistratura è più debole e divisa rispetto al passato, e che è necessario porre rimedio a questo isolamento. In questo contesto, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha chiesto un’ispezione da parte del Ministero della Giustizia riguardante le affermazioni politiche di Patarnello, che definisce un manifesto di opposizione politica da parte di alcuni settori della magistratura.
Gasparri critica la mail di Patarnello, considerandola un atto eversivo e affermando che metta in discussione i poteri esecutivo e legislativo italiani. Propone anche che il Parlamento si riunisca urgentemente per affrontare la questione e chiede un intervento del Consiglio Superiore della Magistratura e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per non tollerare tali comportamenti da parte di magistrati. Gasparri sottolinea l’importanza di mantenere la forza e l’integrità delle istituzioni democratiche e critica la visione di Patarnello sulla situazione della magistratura e del governo.
In sostanza, la discussione in corso evidenzia una frattura all’interno del sistema giudiziario e un crescente conflitto tra il potere giudiziario e quello politico, con Meloni al centro di un acceso dibattito sull’indipendenza della magistratura e sulla sua capacità di influenzare le decisioni politiche.