Non è stato un blitz, ma una giornata intera quella dedicata da Giorgia Meloni a Donald Trump, partecipando per la seconda volta in un mese all’inaugurazione del presidente americano. La premier ha sottolineato l’importanza di “testimoniare la volontà di rafforzare” la relazione tra Italia e USA. Di primo mattino, Meloni ha partecipato alla messa di ‘benedizione’ del nuovo presidente presso la chiesa episcopale di St. John, insieme alla famiglia Trump e al vice presidente Vance. Successivamente, ha assistito al giuramento di Trump al Campidoglio, spostato al chiuso a causa del gelo.
Meloni, unica leader Ue presente, ha preso posto sotto la statua di Abraham Lincoln, accanto al presidente argentino Javier Milei, con cui ha conversato a lungo. Tra gli ospiti d’onore c’erano anche i CEO delle grandi aziende tech, sostenitori di Trump. Il capo delegazione di FdI-Ecr, Carlo Fidanza, ha commentato il riconoscimento di Meloni come interlocutrice privilegiata di Trump in Europa.
Nel suo discorso, Meloni ha sottolineato l’importanza della relazione con gli Stati Uniti in un contesto di sfide globali. Ha espresso fiducia nell’amicizia tra le nazioni e nel dialogo tra Stati Uniti ed Europa come elemento cruciale per la stabilità e la crescita. Il ministro dell’Ue Tommaso Foti ha dichiarato che la missione di Meloni conferma il ruolo strategico dell’Italia nelle relazioni transatlantiche.
Infine, nonostante le aspettative iniziali, non ci sarà un incontro diretto tra Meloni e Trump, ma l’entourage della premier ha assicurato che questa opportunità potrà esserci in futuro, permettendo a Meloni di tornare in Italia prima della conclusione delle celebrazioni.