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Medici di Famiglia in Protesta: Motivazioni e Risposte del Ministro Schillaci

I medici di famiglia italiani, rappresentati dalla Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale (Fimmg), hanno annunciato la possibilità di uno sciopero a causa del ritardo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale e della mancanza di risorse finanziarie destinate all’assistenza territoriale. Il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, ha enfatizzato la necessità di investimenti urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e l’assistenza sanitaria, sottolineando che i medici operano con stipendi fermi da anni, mentre affrontano un’inflazione crescente.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso la sua disponibilità a incontrare i rappresentanti dei medici di famiglia per discutere vie percorribili per affrontare le loro preoccupazioni. Scotti ha richiamato l’attenzione sul bisogno urgente di definire un atto di indirizzo per avviare le trattative sul nuovo accordo collettivo per il triennio 2022-2024, poiché i medici di base attualmente coprono le spese professionali di tasca propria e risultano sottopagati.

Le richieste della Fimmg comprendono un aumento delle risorse finanziarie, l’organizzazione di assistenze in gruppo e l’integrazione della telemedicina, oltre alla digitalizzazione dei servizi. Scotti ha chiarito che senza risposte concrete, la proclamazione dello sciopero sarà inevitabile. La situazione è ulteriormente aggravata dalla crescente carenza di medici in Italia; si stima che attualmente manchi circa il 30% dei professionisti necessari e che 3-4 milioni di cittadini non abbiano un medico di famiglia. Con il pensionamento di circa 78mila professionisti entro il 2030, il vuoto assistenziale potrebbe amplificarsi.

La pressione sul sistema è aumentata, poiché quasi la metà dei medici attivi ha un numero di pazienti superiore al limite consigliato di 1500. Il ministro Schillaci ha sottolineato la necessità di modernizzare il rapporto tra i medici di base e i pazienti, poiché l’approccio attuale non soddisfa le aspettative delle nuove generazioni di medici.

In conclusione, la situazione della medicina di base in Italia è critica, con medici che chiedono urgenti cambiamenti e risorse per garantire un’assistenza sanitaria adeguata alla popolazione.

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