Mauro Corona, storico opinionista di «È sempre Cartabianca», ha espresso il desiderio di abbandonare il piccolo schermo, dopo aver constatato che le sue battaglie non hanno portato a risultati significativi. Durante l’evento «Pordenonelegge», dove ha presentato il suo nuovo libro «Lunario sentimentale», Corona ha dichiarato: “Tutte le battaglie che ho proposto hanno avuto zero risultati. Che sto a fare lì?”.
Non è la prima volta che Corona considera l’idea di lasciare la televisione. Già in passato aveva manifestato il suo malcontento riguardo ai meccanismi del mondo televisivo. In particolare, dopo una querela ricevuta da Aurelio De Laurentiis, aveva affermato di essere «stufo» della TV e delle sue dinamiche. All’epoca, disse: “Non so se verrò più in televisione, sono stufo. Mi sto stancando, è probabile che molli tutto e torni nella grotta”. Tuttavia, la conduttrice Bianca Berlinguer rispose con del sostegno, dicendo che, finché ci sarà lei, Corona non mollerà.
Durante la presentazione del libro, Corona ha ribadito il suo rammarico e la sensazione di essere inutile nel suo ruolo televisivo. Ha cercato di dare voce a chi non ce l’ha, ma si è reso conto che le sue parole vengono facilmente dimenticate e non hanno un vero impatto. Ha dichiarato: “Il potere sa che delle mie parole tra un mese nessuno si ricorderà più”. La sua delusione è profonda, tanto da portarlo a riflettere seriamente sulla sua continuazione in TV, domandandosi se sia davvero utile.
In un altro momento di tensione, Corona si era scusato per una battuta infelice sui tecnici del programma, chiarendo di non voler che nessuno venga licenziato e spiegando che la sua affermazione era stata fraintesa. Ha concluso il suo intervento esprimendo dubbi sul suo futuro in televisione, sottolineando quanto sia difficile esprimersi liberamente nel contesto attuale: “In televisione non si può più dire nulla perché le affermazioni vengono usate in maniera oscena”.
In sintesi, Mauro Corona sta seriamente valutando un possibile ritiro dalla TV, sentendosi sempre più deluso e ritenendo le sue battaglie inutili.