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Maturità 2023, psichiatra: "Integratori aiutano ma occhio a 2 sostanze pericolose"


Lucattini: “Più concentrazione e memoria con prodotti da prendere tutto l’anno, nel periodo di studio e il giorno dell’esame”

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(Fotogramma)

Mentre è partita la corsa verso gli esami di maturità 2023, come ogni anno rimbalzano sui social, sul web o nel passaparola, le notizie e i consigli a caccia dell’aiutino giusto ‘in pillole’ per concentrarsi nello studio, a partire dagli integratori. Ma funzionano? “Sì sono efficaci per la concentrazione, l’attenzione e la memoria purché siano quelli giusti, presi al momento e nelle dosi giuste. E ce ne sono di diversi: alcuni da prendere tutto l’anno, altri durante il periodo di studio e altri ancora solo il giorno dell’esame”. A parlarne all’Adnkronos Salute è Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana, specialista in adolescenti ed esperta di medicine complementari, che lancia però un avvertimento ai ragazzi: “Attenzione a due sostanze: la L-Tirosina e l’iperico perforato, che possono rivelarsi molto pericolose“.

Dunque, l’esperta promuove gli integratori che – spiega – “favoriscono non solo la memoria, ma anche l’attenzione e la concentrazione e il benessere dei neuroni. Io li prescrivo ai miei pazienti sotto stress, e l’esame di maturità è un grande stress. Ma attenzione – avverte – non tutti sono uguali e non tutti sono neutri. La maggior parte non ha effetti collaterali in senso psichiatrico, cioè non provocano comportamenti maniacali, non deprimono, non danno rebound, ma vanno prescritti a seconda delle necessità dello studente”, sottolinea Lucattini, ricordando che “noi tutti abbiamo sindromi carenziali perché mangiamo cibi raffinati, e gli integratori servono a colmare queste carenze”.

Quindi “la prima integrazione necessaria e utile a tutti è quella a base di Vitamina C che rinforza il sistema immunitario, e noi sappiamo che sotto stress, con forte tensione, come quella di chi sta sotto esami, si iper-produce cortisolo che abbassa le difese immunitarie. E poi tutto il gruppo delle vitamine B, ovviamente nelle dosi terapeutiche indicate, non più di 1 microgrammo, che tutti gli studenti dovrebbero assumere tutto l’anno”.

Poi ci sono gli ‘aiuti’ ai quali ricorrere sotto esame, da assumere cioè durante tutta la fase di studio preparatoria. L’esperta consiglia “i fosfolipidi, ovvero gli Omega 3 ma – avverte – va detto che quelli di sintesi non hanno i transporter che ne permettono l’assorbimento. Quindi vanno cercati dei prodotti in cui gli Omega 3 siano estratti di pesce selvatico, fosfolipidi di pesce, addizionati anche con la vitamina B5, B6 ed E. Questo perché – spiega Adelia Lucattini – nel pesce che viene liofilizzato e poi ridotto in forma liquida o in capsule ci sono quei transporter che rendono assorbibili tutti i fosfolipidi. Quindi quando si cerca un integratore che sia stimolante, tonico sull’umore, che aumenti la concentrazione e l’attenzione – rimarca – bisogna orientarsi, guardando la scheda tecnica, verso quelli in cui c’è l’estratto di pesce selvatico, fosfolipidi da pesce, che sono meno gradevoli di quelli di sintesi perché hanno un odore forte, ma efficaci”.

L’esperta ribadisce che “vanno presi soltanto durante il periodo in cui si studia per l’esame e sospesi subito dopo perché sono eccitanti. Vanno presi infatti al mattino dopo la colazione, e non la sera perché disturbano il sonno. Dunque – altra raccomandazione – non vanno presi per restare svegli, perché di notte i ragazzi devono dormire e di giorno studiare”.

L’altra categoria di prodotti, consigliata dalla psichiatra – da prendere solo ed esclusivamente ‘al bisogno’, cioè il giorno dell’esame, così come di una gara, una conferenza o un test. Si tratta “di fitoterapici studiati espressamente per l’attenzione e la concentrazione, a base di estratti di curcuma, di boswellia, e soprattutto con oligoelementi, i cui fondamentali sono lo zinco e il selenio, così come il complesso vitaminico B. Sono integratori che hanno un effetto straordinario – afferma – perché aumentano attenzione e concentrazione in modo ‘situazionale’, cioè va presa una capsula o una fiala un’ora o due prima dell’esame e hanno un’efficacia di 4-5 ore”.

La psichiatra lancia però un avvertimento ai ragazzi alle prese con gli esami. “Attenzione a due sostanze: la prima è la L-Tirosina, un precursore degli ormoni tiroidei che alcune persone non possono prendere, perché provoca effetti di maniacalizzazione, toglie il sonno e causa forte tremore alle mani. Quindi agli adolescenti dico: prendete integratori, fosfolipidi o fitoterapici ma attenzione alla L-Tirosina”.

“L’altra sostanza che i ragazzi usano molto, perché se ne parla sul web per il suo effetto eccitante, è l’iperico perforato, che è un antidepressivo. Il problema grave – avverte – è che se si ha una qualunque malattia può avere conseguenze, perché va a inattivare farmaci quali gli anticoagulanti, gli antipertensivi e la stessa pillola contraccettiva”. Da qui una raccomandazione ulteriore: “Non prendetela, ma se lo avete fatto e finite in Pronto Soccorso dovete assolutamente dire ai medici che l’avete assunta perché ci sono grandi rischi per la vostra salute”.

Infine, ribadisce l’esperta: “Anche per prendere gli integratori bisogna farseli consigliare da un bravo medico di base, da un medico internista e da uno specialista esperto: se hai un problema alle unghie sarà il dermatologo a darti quelli giusti, se hai un problema ginecologico sarà lo ‘specialista delle donne’, così come se hai un problema di memoria, attenzione o concentrazione non avere paura di chiedere un consiglio allo psichiatra”.

NUTRIZIONISTA: “RISO E CIOCCOLATO MA NIENTE CAFFÈ”

Riso per pasti leggeri e in grado di dare ‘sprint’ al cervello. Ma anche, in seconda battuta, pasta, meglio se non integrale. Cioccolata per ‘premiarsi’, frutto della passione per mantenere la calma ma niente caffè, alcol o bevande eccitanti. Anche ciò che si porta a tavola può aiutare i ragazzi alle prese con l’esame di maturità a sostenere l’impegno che “coinvolge mente e corpo, con la necessità di concentrarsi sui libri e, nella maggioranza dei casi, di tenere a bada l’ansia”. A stilare la ‘dieta degli esami’ è Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, già docente dell’università di Pisa, sentito dall’Adnkronos Salute.

“Ci sono alimenti ad altissima digeribilità, che sono molto utili ai ragazzi – continua Vestita – in primis il riso che ha un indice glicemico molto alto e consente di avere subito, in 20 minuti, una fonte di glucosio alta. Elemento utile ai ragazzi perché il glucosio è il cibo dei neuroni e aumenta la velocità di ideazione. Il risotto con le verdure di stagione è il piatto ideale”. Poi ci sono “gli alimenti utili perché liberano endorfine, le molecole della felicità, che promuovono il benessere generale e che riescono a dare serenità ed energia nello stesso tempo. Il primo di questi alimenti è il cioccolato“.

A promuovere la serenità anche “il frutto della passione. Un cibo che dà un piccolo aiuto a sedare l’ansia tipica dell’esame”. Mentre vanno evitate le sostanze eccitanti, “come il caffè, l’alcol. Purtroppo ci sono molti ragazzi che sono già emotivamente fragili e queste bevande rischiano di innescare un circolo vizioso. Per loro sono assolutamente da evitare. Per loro la fitoterapia può essere utile, con prodotti a base di biancospino e lavanda, particolarmente utile quest’ultima per sedare l’ansia, come dimostrano gli studi più recenti”. No invece a cibi pesanti da digerire come “bistecche, hamburger, salse, fritti, che possono tornare a tavola una volta finiti gli esami”.

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