Matteo Renzi ha criticato Giorgia Meloni in un video realizzato all’ingresso di Bibbiano, affrontando la premier e invitandola a recarsi nel comune con un cartello di scuse. Renzi sostiene che lo slogan “Parlateci di Bibbiano” ha promosso una campagna mediatica aggressiva e giustizialista che ha ingiustamente colpito famiglie, medici e amministratori locali. Secondo lui, l’attacco di Meloni, ora ritenuto infondato, ha avuto ripercussioni negative, specialmente dato che dopo cinque anni e mezzo di processi gli imputati sono stati tutti assolti.
Nel video, Renzi sottolinea la responsabilità di Meloni per aver avviato una “aggressione mediatica, populista e giustizialista” nel 2020. Ricorda che, sotto il cartello di Bibbiano, la premier ha contribuito a un “massacro mediatico” che ha danneggiato molte persone. Renzi ribadisce lo slogan “parlateci di Bibbiano” e chiama in causa Meloni, evidenziando la sua attitudine giustizialista e la sofferenza inflitta a centinaia di persone.
Recentemente, Andrea Carletti, ex sindaco di Bibbiano, è stato assolto dalle accuse di abuso d’ufficio, il che segna la fine di un lungo processo iniziato nel 2019. La sentenza ha stabilito che l’abuso d’ufficio non costituisce più reato a seguito di modifiche legislative introdotte nel 2024. Questo segna un punto di svolta nel caso, poiché era l’ultima accusa rimasta contro Carletti, assieme ad altri sette imputati, che avevano affrontato accuse relative a presunti affidi irregolari di minori.
Critiche nei confronti di Meloni sono arrivate anche da appartenenti al Partito Democratico, come Stefano Bonaccini, che ha mostrato solidarietà verso Carletti e ha messo in discussione le accuse mosse dai leader dell’opposizione. Altri accusati, come l’ex sindaco di Montecchio Emilia e alcuni operatori sociali, sono stati anch’essi prosciolti. Renzi chiude il video invitando Meloni a “essere l’ultima” a presentare le proprie scuse davanti al cartello di Bibbiano, sottolineando l’importanza del riconoscimento di un errore politico e mediatico.