Nel suo nuovo disco, intitolato “È finita la pace”, Marracash critica apertamente Giorgia Meloni e le destre italiane. Nel singolo “Crash”, il rapper denuncia un governo definito “di fasci” che esprime idee “preistoriche”. Si scaglia anche contro personalità come Elon Musk, descritto come braccio destro di Donald Trump, e Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara.
Il brano “Crash” rappresenta una visione distopica della società, denunciando una realtà “marcia” e “plana”, in cui chi è al potere non si preoccupa di affrontare il divario sociale, bensì cerca di riempire il “vuoto” con un’illusoria sensazione di ordine. Marracash esprime la frustrazione crescente di chi si sente emarginato, con riferimenti diretti al programma di Cruciani, dove concede spazio ai “casi umani”. In un verso provocatorio, dichiara “Fuck evil Musk, ho venduto la Tesla”.
Il rapper sottolinea che la forbice sociale si allarga e che non si chiuderà senza un cambiamento significativo. Nel suo testo, affronta temi contemporanei come la bolla finanziaria, l’immigrazione, la speculazione immobiliare, l’intelligenza artificiale e l’influenza dei social media. La reazione della stampa di destra non si fa attendere, con il Giornale che descrive il brano come “colonna sonora perfetta” per le manifestazioni di protesta.
Marracash non è nuovo a questo tipo di critica: nel settembre 2022, prima dell’elezione della Meloni come premier, aveva già espresso il suo disappunto, evidenziando l’anomalia di una figura femminile come Meloni che promuove ideologie conservatrici, contrarie ai progressi del movimento femminista. In un’intervista precedente, il rapper aveva anche dichiarato che le critiche più forti spesso non sortiscono l’effetto desiderato e che la demonizzazione dei politici, come era avvenuto con Salvini, raramente porta a risultati concreti.
Con il suo nuovo lavoro, Marracash rinnova il suo impegno critico, affrontando sfide sociali e politiche e dando voce a un’amarezza diffusa tra coloro che si sentono trascurati.