Maria Rosaria Boccia è al centro di una nuova controversia che coinvolge Giovanni Floris e il quotidiano Il Tempo. La polemica ha avuto inizio quando Floris, intervistato, ha affermato che l’inchiesta riguardante Boccia non può basarsi esclusivamente sulle sue dichiarazioni. In risposta, Boccia ha condiviso su Instagram uno screenshot di una chat WhatsApp, descrivendo Floris come “il GRANDE giornalista” e insinuando che le informazioni diffuse fossero false.
Nella chat, si nota una discussione in cui un giornalista (non identificato) chiede a Boccia perché non risponda alle domande direttamente invece di inviare dichiarazioni. Boccia risponde affermando che le notizie non sono verificate e critica il fatto che il gossip susciti più interesse mediatico rispetto alla verità. Floris, a quanto pare, non la sta intervistando e le chiede perché non si esponga. Boccia difende la propria posizione, sostenendo di aver fornito verità e smentite, ma di non aver ricevuto lo stesso trattamento dai media.
Successivamente, Boccia ha bloccato il contatto nella chat, mentre un articolo de Il Tempo suggerisce che Floris stia evitando di interagire con lei. DiMartedì, la trasmissione condotta da Floris, ha poi diffuso un chiarimento in cui sostiene che Floris non ha mai avuto contatti con Boccia e non le ha mai chiesto un’intervista, dichiarando che la chat pubblicata non riguarda direttamente i due.
L’ufficio stampa di DiMartedì ha ammesso che la chat potrebbe appartenere a un altro giornalista o che Boccia potrebbe essere caduta in uno scherzo. Boccia ha successivamente chiarito attraverso le sue storie Instagram che la chat era in realtà con Edoardo Sirignano, autore dell’articolo de Il Tempo, e ha accusato Sirignano di aver scritto notizie false, inclusa l’affermazione che Floris l’abbia “scaricata”.
Questa situazione si allinea a un modello di comunicazione in cui i protagonisti si confrontano tramite social media e dichiarazioni pubbliche, creando così un dibattito accesso sulle modalità di reportage e la veridicità delle informazioni. Il conflitto esemplifica anche le tensioni esistenti tra personalità pubbliche e media, evidenziando il ruolo complesso della comunicazione contemporanea.