Lunedì 18 novembre si terranno i funerali di Margaret Spada, una giovane siciliana deceduta a soli 22 anni in seguito a un intervento di rinoplastica a Roma. La ragazza è morta in ospedale tre giorni dopo l’operazione, suscitando un profondo lutto nel suo comune di appartenenza, Lentini, nel siracusano. Il sindaco Rosario Lo Faro ha annunciato che la comunità esprimerà la propria partecipazione al dolore dei familiari con un lutto cittadino nel giorno delle esequie.
La salma di Margaret ha lasciato oggi Roma per tornare in Sicilia. Nel frattempo, la Procura di Roma ha avviato un’inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati due medici, un padre e un figlio, collegati all’intervento. Il centro medico dove è avvenuto l’intervento è stato sequestrato. Come parte delle indagini, i carabinieri del Nas compiranno un nuovo sopralluogo nella struttura per verificare la presenza di un defibrillatore e dei farmaci necessari in caso di emergenza. Precedentemente, durante un controllo, non sarebbe stata trovata alcuna documentazione relativa all’intervento, inclusa la cartella clinica, il consenso informato e la registrazione e i documenti contabili.
Dai primi risultati dell’autopsia effettuata presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata, si è appurato che Margaret è morta per arresto cardiocircolatorio in un contesto riconducibile a una sofferenza acuta. Sarà necessario effettuare ulteriori esami istologici e tossicologici per identificare l’origine di tale sofferenza. Gli esami tossicologici serviranno anche a chiarire quali sostanze siano state somministrate alla ragazza prima e dopo il malore.
La vicenda ha suscitato grande attenzione e preoccupazione, evidenziando la necessità di garantire standard elevati di sicurezza in procedure mediche, soprattutto in interventi estetici, dove il rischio deve essere sempre minimizzato e la tutela del paziente deve essere una priorità. La morte di Margaret rappresenta una tragica perdita per la sua famiglia e la comunità, e il processo di indagine servirà a fare chiarezza su quanto accaduto, sperando che simili tragedie possano essere evitate in futuro.