La prima mappatura in alta risoluzione delle vie di infezione nella placenta umana, ha fornito informazioni vitali sulle minacce che malaria, toxoplasmosi e listeria rappresentano per la salute materna e fetale. Lo studio potrebbe fungere da guida per l’identificazione di terapie innovative e sicure per le gestanti affette da queste malattie infettive
La placenta: l’organo più misterioso della gravidanza
Durante la gravidanza, la placenta, definita come “l’organo più misterioso della gravidanza”, svolge un ruolo importante nella protezione del feto e nel suo sano sviluppo. Da una parte, agisce come una sorta di filtro selettivo, permettendo ai nutrienti essenziali di passare dalla madre al bambino. Dall’altra, blocca agenti patogeni e tossine che potrebbero mettere a rischio la salute del feto.
Purtroppo, alcune infezioni contratte durante la gravidanza, come la malaria, la toxoplasmosi e la listeria, rappresentano una seria minaccia. Questi agenti patogeni possono infatti superare la barriera placentare e infettare il feto. Del resto, il suo sistema immunitario non è ancora sviluppato, dunque il feto dipende fortemente dalla placenta per la sua protezione contro le infezioni. Cosa che desta particolari preoccupazioni in aree della terra dove queste infezioni sono diffuse, come nell’Africa subsahariana e in alcune parti del sud-est asiatico.
Come mai accade questo? In realtà, i meccanismi esatti attraverso i quali queste infezioni superano la placenta non sono ancora del tutto noti.
La mancanza di comprensione è in parte dovuta sia alle sfide nel creare modelli di laboratorio che riflettano accuratamente la complessità della placenta umana, sia alle differenze biologiche tra esseri umani e topi, spesso utilizzati nello studio delle malattie. E qui, si inserisce il nuovo studio.
La mappatura della placenta
I ricercatori del Wellcome Sanger Institute, dell’Università di Cambridge e di Dundee (Scozia), hanno utilizzato nuovi modelli di “mini placenta”, ottenuti da campioni umani. Obiettivo? Esaminare da vicino come la placenta risponde alle infezioni durante lo sviluppo fetale precoce. Questo lavoro fa parte del progetto del consorzio Human Cell Atlas, che ha lo scopo di mappare ogni tipo di cellula nel corpo umano per migliorare la nostra comprensione della salute e della malattia.
Concentrandosi sulla malaria, la toxoplasmosi e l’infezione da listeria, noti per causare complicazioni della gravidanza e aborti spontanei, il team ha esaminato le vie coinvolte in queste infezioni.
Risultato? Grazie alla mappatura, è emerso che l’infiammazione secondaria potrebbe essere responsabile delle complicanze della gravidanza durante queste infezioni. In aggiunta, si è individuato un possibile ruolo protettivo delle cellule immunitarie placentari contro gli agenti patogeni. Addentriamoci nello studio.
Scoperte chiave nella risposta placentare alle infezioni
Nello specifico, i ricercatori hanno individuato un tipo di cellula immunitaria fetale, la cellula di Hofbauer, attivata in tutti e tre i tipi di infezione, sebbene attraverso percorsi distinti. Ebbene, gli agenti patogeni possono infiltrarsi in queste cellule immunitarie. Ad esempio, il parassita T. gondii, responsabile della toxoplasmosi, potrebbe sfruttare queste cellule per evitare la risposta immunitaria e diffondersi nel corpo.
«La nostra ricerca ha rivelato che, anche quando gli agenti patogeni non possono attraversare la placenta, l’infiammazione secondaria del sistema immunitario può influenzare negativamente lo sviluppo fetale. Identificare i processi chiave nell’infiammazione può guidare lo sviluppo di trattamenti specifici che minimizzino questi rischi durante la gravidanza ». Così commenta Regina Hoo, co-prima autrice del Wellcome Sanger Institute di Cambridge.
Oltre a questo, i modelli “mini placenta” sviluppati dal team possono essere utilizzati nella ricerca futura, così da ottenere maggiori informazioni sulla risposta placentare alle infezioni e su cambiamenti placentari più ampi durante lo sviluppo.
Approfondendo la ricerca sulla placenta e le infezioni in gravidanza
«Le nostre scoperte hanno evidenziato il ruolo protettivo dei macrofagi, cellule immunitarie placentari, durante le prime fasi della gravidanza umana. È la prima volta che si dimostra che queste cellule possono difendere la placenta dalle infezioni e che possono essere dirottate durante l’infezione da toxoplasma. Queste conoscenze possono portare a nuove intuizioni sulle complicazioni della gravidanza». Af affermarlo, Elias Ruiz-Morales, co-primo autore dello studio.
A lui fa eco il dottor Marcus Lee, co-autore senior dell’Università di Dundee. «Lo studio delle interazioni tra gli agenti patogeni e la placenta è fondamentale per migliorare gli esiti delle gravidanze, specialmente in regioni in cui le infezioni come la malaria sono diffuse. I modelli innovativi, come il sistema di tessuto placentare che abbiamo utilizzato, costituiscono un passo avanti cruciale per affrontare questa sfida».
Il prossimo passo per i ricercatori sarà identificare potenziali bersagli farmacologici nei percorsi coinvolti nelle complicanze delle infezioni durante la gravidanza. Questo potrebbe portare allo sviluppo di terapie più mirate per trattare le infezioni nelle prime fasi della gravidanza.
Fonte
Cell Systems