Il mercato del servicing del credito è in fase di evoluzione significativa, con una crescita nei crediti UTP (Unlikely to Pay) e nei crediti in arretrato. Manuela Franchi, CEO di doValue, ha sottolineato durante l’evento “Market Watch Npl” l’importanza dell’outsourcing nella gestione degli UTP e la superiorità delle performance dei servicer specializzati, che investono in tecnologia per migliorare l’efficienza. Le banche si concentrano maggiormente su origination e gestione del rischio, permettendo ai servicer di offrire soluzioni più specializzate.
Franchi ha evidenziato anche una continua espansione del mercato secondario, in particolare in Grecia e Cipro, con segnali positivi anche in Spagna e Italia. L’acquisizione di Gardant è stata vista come una mossa strategica per consolidare la posizione di doValue in Italia e migliorare il rapporto con banche e investitori. L’azienda punta a un modello di “pure servicing” per gestire al meglio i crediti senza competere direttamente con i propri clienti.
Una tendenza osservata è il ritorno dei fondi di investimento tradizionali, mentre gli operatori marginali stanno uscendo dal mercato, creando una polarizzazione tra chi si focalizza sull’acquisto e chi sulla gestione dei portafogli. Ciò rafforza ulteriormente il modello di business di doValue, fondato sul pure servicing.
Franchi ha discusso anche della Direttiva SMD, che mira a creare un mercato secondario europeo più uniforme per i NPL (Non-Performing Loans), inclusi investitori non vigilati. Tuttavia, il recepimento della normativa in Italia potrebbe presentare contraddizioni, data la competitività e la regolamentazione già presente nel mercato. La liberalizzazione potrebbe non attrarre nuovi operatori a causa dell’aumento delle regolamentazioni e dei costi strutturali.
doValue non dovrebbe subire impatti significativi dall’attuazione della Direttiva SMD, poiché già opera con licenze appropriate per gestire crediti diversi. La questione del passporting della licenza servicer potrebbe offrire vantaggi per gli operatori italiani.
Infine, doValue gestisce attualmente 70 miliardi di crediti e prevede di massimizzare i recuperi e diversificare i servizi offerti. La diversificazione geografica in mercati come Grecia e Cipro fornisce stabilità e opportunità di crescita in scenari economici differenti.