Oggi è cruciale concentrarsi sulle patologie croniche, in particolare quelle oculari, considerando le difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). In Italia, circa 5 milioni di pazienti sono affetti da malattie ottico-retiniche, e il numero è destinato ad aumentare a causa dell’invecchiamento della popolazione. Gli esperti sottolineano l’importanza di interventi che includano la riorganizzazione delle risorse economiche e del personale del SSN, la riduzione delle liste d’attesa e l’uniformità dei trattamenti tra le Regioni, oltre al potenziamento dello screening per la prevenzione.
Le patologie oculari hanno un impatto sociale ed economico devastante, influenzando non solo i pazienti ma anche i caregiver e il sistema di assistenza pubblica. Giovanni Battista Sbordone, dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), ha ribadito la necessità dell’assistenza pubblica per le malattie croniche, proponendo una sinergia tra gli attori del sistema sanitario e l’utilizzo delle moderne tecnologie.
La formazione dei nuovi professionisti nella tecnologia è fondamentale per ottimizzare i costi e garantire la migliore assistenza possibile a una popolazione in invecchiamento, migliorando la qualità della vita. Tuttavia, non tutte le strutture ospedaliere in Italia sono dotate di dispositivi diagnostici avanzati come tomografi a coerenza ottica (OCT) o retinografi di alta qualità, essenziali per diagnosi precise; le attrezzature richiedono regolare manutenzione e aggiornamenti, spesso ostacolati da vincoli di bilancio.
Inoltre, l’assenza di sistemi informatici integrati rende difficile la gestione dei dati clinici, complicando il monitoraggio e il follow-up dei pazienti. La formazione insufficiente del personale può portare a diagnosi errate e un uso inefficiente delle risorse. Le lunghe liste d’attesa per esami e trattamenti, aggravate dalla carenza di strumentazione e personale, e la disparità di accesso ai servizi ocularistici, specialmente nelle aree rurali, rappresentano gravi problematiche che influenzano negativamente la salute visiva della popolazione.
Infine, la sostenibilità economica resta una sfida, necessitando di una gestione oculata del budget sanitario per garantire l’aggiornamento delle attrezzature e l’accesso a tecnologie innovative.