Federico Orlandi, un giovane veronese di 21 anni, ha vissuto per anni con la ‘malattia del Joker’, formalmente nota come ‘sindrome epilettica gelastica’. Questa condizione, causata da malformazioni cerebrali (amartomi ipotalamici), provoca episodi di riso in situazioni di tensione e crisi epilettiche. Nonostante la resistenza ai farmaci antiepilettici, i medici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona hanno innovato un trattamento non chirurgico basato su ultrasuoni guidati da risonanza magnetica, noto come MRgFUS. Dopo il trattamento, Federico è stato dichiarato “completamente guarito”, con miglioramenti significativi nella memoria, nel sonno e nella qualità della vita.
Questa tecnica mininvasiva ha permesso di trattare lesioni cerebrali in modo preciso, evitando rischi associati a interventi chirurgici tradizionali. Gli specialisti hanno riscaldato il tessuto malato a 60 gradi per interrompere i circuiti nervosi iperattivi, senza compromettere aree adiacenti del cervello. Federico ha riferito di aver vissuto momenti imbarazzanti a causa della sua condizione, ma ora può finalmente godere di una vita normale, inclusa la possibilità di ottenere la patente di guida.
Il direttore dell’Unità di Neuroradiologia ha sottolineato l’importanza della collaborazione multidisciplinare nell’assistenza al paziente, evidenziando la novità della metodica e il supporto da parte del Comitato etico e del ministero della Salute. Federico è uno dei rari pazienti trattati con questa tecnica, che ha dato risultati promettenti anche in casi internazionali. La sanità deve investire in tecnologie avanzate per affrontare malattie rare e migliorare la vita dei pazienti.