Giuseppe Conte, in un’intervista a ‘Agenda’ su Sky Tg 24, ha espresso ottimismo riguardo alla tenuta del Movimento 5 Stelle, affermando di non vedere il rischio di scissione poiché il partito si è rinnovato e ha definito nuovi obiettivi strategici. Ha sottolineato che, nonostante il processo costituente, la comunità è ora forte e unita. Riguardo a Beppe Grillo, Conte ha commentato che se Grillo desidera avviare un’iniziativa politica, può creare una fondazione, ma ha criticato l’idea di un’associazione di diritto privato, rimarcando l’importanza del coinvolgimento degli iscritti.
Conte ha fatto riferimento al clima di attacchi e di offese reciproche all’interno del Movimento, facendo presente che non intende partecipare a questo tipo di competizione. Ha lamentato che spesso i media si concentrino su polemiche e insulti piuttosto che su questioni concrete, come le vergognose lettere di licenziamento degli operai di Stellantis, evidenziando così un problema serio che riguarda centinaia di famiglie.
In merito alla situazione in Ucraina, Conte ha chiarito che il Movimento 5 Stelle non è mai stato filoputiniano. Ha ricordato come, nel corso degli anni, abbia sostenuto il rinnovo delle sanzioni contro la Russia per violazioni degli accordi di Minsk, sottolineando la sua volontà di mantenere un dialogo con Putin per proteggere gli interessi italiani.
Ha criticato la recente risoluzione dell’Europarlamento, che ha dedicato un paragrafo al cancelliere tedesco Scholz per aver avuto contatti telefonici con Putin, definendo questa posizione come un segno di follia. Secondo Conte, è normale e necessario che i leader cercando aperture di dialogo, e riflettendo sulla sua possibile posizione come presidente del Consiglio, avrebbe effettuato molte più chiamate per negoziare condizioni onorevoli per l’Ucraina, piuttosto che apparire come un sostenitore di Putin.
In definitiva, Conte ha avvertito contro le distorsioni della narrativa dei media occidentali, che a suo avviso spingono verso una guerra senza fine, invece di promuovere la diplomazia e la pace.