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sabato, 21 Giugno, 2025
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Luigi Brugnaro a rischio rinvio a giudizio: le polemiche

La Procura di Venezia ha richiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Luigi Brugnaro e alcuni dei suoi collaboratori, tra cui Morris Ceron e Derek Donadini, per corruzione legata alla vendita dell’area dei Pili e di Palazzo Papadopoli al magnate Ching Chiat Kwong. Tra gli accusati figura anche l’ex assessore Renato Boraso, già patteggiatore per tangenti.

Le accuse si concentrano su una gestione controversa delle suddette vendite. Brugnaro avrebbe ceduto l’area dei Pili, acquistata nel 2006 a 5 milioni di euro, a 150 milioni al magnate di Singapore, promettendo un massiccio sviluppo immobiliare. Boraso, accusato di aver ricevuto 73 mila euro in tangenti travestite da consulenze fittizie, ha già concordato una pena di 3 anni e 10 mesi.

L’inchiesta ha anche messo in luce la vendita di Palazzo Papadopoli, sottovalutato da 14 a 10,8 milioni di euro, rafforzando l’accusa di una strategia di corruzione. La Procura si appresta a notificare gli indagati sulla fissazione dell’udienza preliminare, dove si discuteranno i capi d’imputazione definitivi e si deciderà se i 34 indagati e le 16 società collegate saranno processati.

Il Partito Democratico, attraverso la segretaria Monica Sambo, ha chiesto le dimissioni del sindaco, evidenziando l’insostenibile conflitto d’interessi che ha caratterizzato la sua amministrazione. Sambo ha chiesto un gesto di responsabilità, invitando le forze politiche a ritirare il supporto a Brugnaro.

Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.virgilio.it

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