La Commissione Europea ha sanzionato Apple e Meta, infliggendo multe rispettivamente di 500 milioni e 200 milioni di euro per violazioni del Digital Markets Act (DMA). Apple è stata accusata di violare le disposizioni anti-steering, limitando la possibilità per gli sviluppatori di app di comunicare con gli utenti riguardo offerte esterne all’App Store. La Commissione ha già richiesto ad Apple di garantire l’interoperabilità tra i propri dispositivi per conformarsi alle regole del DMA.
Meta, d’altra parte, ha mostrato non conformità con l’obbligo di offrire alternative meno invasive per la raccolta dei dati personali. Il modello pubblicitario “consenso o pagamento” non è conforme ai principi di libera scelta della normativa europea. Le decisioni su queste sanzioni sono giunte dopo un lungo dialogo con le aziende e rappresentano le prime multe ufficiali sotto il DMA. Entrambe le aziende hanno 60 giorni per adeguarsi per evitare ulteriori penalizzazioni.
Il DMA, in vigore da maggio 2023, stabilisce obblighi specifici per i gatekeeper, come Apple e Meta, mirati a prevenire abusi di posizione dominante e garantire una concorrenza equa. Le violazioni possono comportare sanzioni fino al 10% del fatturato globale annuale, con importi potenzialmente enormi per giganti come Apple e Meta.
Nel caso di Apple, la Commissione ha stabilito che l’imposizione di restrizioni agli sviluppatori costituisce un comportamento anti-steering. Per Meta, è stata ravvisata l’assenza di una vera alternativa nel suo modello pubblicitario, giudicata inadeguata rispetto ai requisiti del DMA. Entrambe le aziende hanno annunciato intenzione di presentare ricorso contro le decisioni ricevute.
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