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lunedì, 16 Giugno, 2025
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LUCHÈ: Recensione dell’Album “Il Mio Lato Peggiore”

Luchè, figura controversa del panorama musicale italiano, presenta il suo nuovo album “Il mio lato peggiore”, un viaggio nell’ego e nelle ombre della sua anima. Il disco si distingue per un sound lussuoso, con synth e beat che combinano elementi trap e R’n’B, senza compromettere l’autenticità.

Il progetto è curato nei minimi dettagli, dalle produzioni di nomi noti come Night Skinny e Voga, fino alle collaborazioni con artisti del calibro di Marracash, Sfera Ebbasta e Giorgia. Ogni featuring è strategico, evidenziando l’abilità di Luchè nel gestire anche l’immagine nel contesto attuale del rap.

Il flow di Luchè è elegante e controllato, in grado di attrarre anche quando i testi risultano prevedibili. Ha assimilato le lezioni di grandi nomi come Drake e Kendrick, adattando il tutto al contesto italiano. Tuttavia, nonostante la produzione impeccabile, emerge una sensazione di déjà vu, suggerendo una mancanza di autenticità nella voce dell’artista.

“Il mio lato peggiore” solleva interrogativi sullo stato attuale del rap italiano, spesso percepito come impersonale nonostante il suo respiro globale. Luchè, tuttavia, resta uno dei pochi capace di mantenere elevati standard artistici.

Il disco si ascolta facilmente dall’inizio alla fine, con brani come “La mia vittoria” e “Se non ci fosse la rabbia” che emergono. La tracklist include varie collaborazioni e mostra un mix di stili che caratterizzano la produzione contemporanea. Durante l’ascolto, il meglio di Luchè sarà sempre a portata di cuffia.

Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.newsic.it

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