I meme, fenomeni culturali complessi, si sono evoluti con la diffusione di Internet. Il termine “meme” fu coniato da Richard Dawkins nel 1976, per descrivere l’immitazione delle idee culturali, simile alla trasmissione genetica. Sebbene i meme digitali siano emersi solo con il Web, le prime espressioni risalgono agli anni ’80 con emoticon e agli anni ’90 con contenuti come il “Dancing Baby”. Formati moderni come i rage comics e le image macro hanno definito l’estetica dei meme, mentre l’avvento di YouTube e dei social network ha accelerato la loro diffusione. Oggi la creazione di meme è facilitata da strumenti online, ma la viralità è determinata da dinamiche sociali.
Due teorie spiegano l’origine dei meme virali: una suggerisce che emergano da comunità marginali e l’altra che provengano da comunità centrali, come Reddit. Ricercatori della Stanford University hanno studiato milioni di meme in inglese per identificare l’origine e la diffusione. I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei meme virali nasce in comunità centrali della rete, contrariamente a quanto ritenuto, con il 10% delle comunità più centrali che genera il 62% dei meme visivi.
Bernstein, uno dei ricercatori, ha sottolineato la centralizzazione della cultura online, evidenziando l’importanza delle sottocomunità nella creazione culturale. Ha messo in discussione la soddisfazione per la centralizzazione della cultura di Internet, suggerendo che sia fondamentale esplorare come i social possano meglio supportare queste comunità. Le ricerche future si concentreranno sulla creazione di meme e sul ruolo delle sottocomunità nel paesaggio culturale digitale.
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