Il video che ha incastrato Louis Dassilva nell’omicidio di Pierina Paganelli potrebbe rivelarsi determinante per le indagini, ma i periti suggeriscono che l’immagine potrebbe non appartenere a Dassilva. Il filmato, registrato dalla farmacia San Michele a Rimini, mostra una persona di passaggio che potrebbe essere identificata come il vicino di casa, Emanuele Neri, piuttosto che il metalmeccanico 34enne.
Secondo Il Resto del Carlino, la figura vista dalle telecamere la notte del 3 ottobre non è definitivamente associabile a Louis Dassilva. Il video, considerato “prova regina”, è stato registrato alle 22:17, poco prima dell’omicidio. Gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, sostengono che la persona nel video sia Neri. Quest’ultimo, pur riconoscendo durante il suo interrogatorio che potrebbe corrispondere a lui, non era sicuro.
I periti della Procura, Riccardo Arioti e Flavio Caroli, affermano ci siano somiglianze tra le due figure in termini di altezza, corporatura e modalità di movimento. Tuttavia, si interrogano sul motivo della presenza di Neri nella zona pochi minuti prima dell’omicidio di Paganelli. La sera dell’evento, Neri si trovava nel quartiere per recarsi in un bar, una routine abituale.
Inoltre, dettagli specifici sugli abiti indossati da Dassilva quella sera sembrerebbero divergere da quelli della persona nel video, rendendo difficile un’identificazione accurata. I periti hanno comunicato che, sebbene siano emersi elementi di compatibilità, non sono sufficienti per una conclusione definitiva in sede giudiziaria.
Il sostituto procuratore Daniele Paci ha richiesto un incidente probatorio sul video, mentre gli avvocati di Dassilva intendono replicare le riprese nell’identico orario e con la stessa illuminazione del 3 ottobre per garantire una comparazione adeguata. Quella sera, Pierina Paganelli fu brutalmente uccisa nei sotterranei della sua palazzina, con 29 coltellate, un crimine che ha scosso la comunità e ha sollevato interrogativi sull’accuratezza delle evidenze fornite finora.