Matteo Renzi ha risposto con decisione allo sfottò del direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, che lo aveva accusato di essere “messo a cuccia” dal governo di Giorgia Meloni dopo il rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran. Renzi ha immediatamente replicato, sia sui social che in diretta tv, sottolineando la sua posizione e criticando il tentativo di Belpietro di screditarlo e il lavoro dell’opposizione.
Durante un intervento a “Piazzapulita” su La7, Renzi ha ribadito il suo punto di vista, affermando: “A cuccia lo dica a qualcuno dei suoi, perché non sono un cane, e a differenza loro non mordo e non lecco”, chiarendo così che non si è piegato a simili attacchi. Questo commento era in risposta al titolo di prima pagina de La Verità, che alludeva al ritorno in Italia di Sala e presentava foto di Renzi, Giuseppe Conte ed Elly Schlein.
In un lungo post su Instagram, Renzi ha anche denunciato come la destra stesse trasformando un successo diplomatico del Paese in un attacco personale agli avversari politici. Ha evidenziato la storica unità che si è sempre dimostrata quando un italiano si trova in pericolo all’estero, sia con un governo di destra che di sinistra, auspicando un clima di maggiore collaborazione e minori polemiche tra maggioranza e opposizione, soprattutto in un momento di felicità per il ritorno di Sala.
Renzi ha espresso la sua gioia per la liberazione della giornalista e ha ringraziato le istituzioni coinvolte nella sua restituzione, compreso il presidente della Repubblica e i membri del governo. Tuttavia, ha ribadito che l’opposizione non dovrebbe essere usata come strumento per instigare all’odio, soprattutto in un momento in cui ci si dovrebbe unire per celebrare il successo diplomatico.
La tensione tra Renzi e Belpietro riflette un clima di scontro politico in cui anche eventi positivi possono essere strumentalizzati per fini polemici. La reazione di Renzi mostra come gli attacchi vengano contrastati con fermezza, rivendicando il merito e la collaborazione istituzionale.