Vladimir Putin non parteciperà al funerale di Papa Francesco, ma il suo mancato arrivo non è esclusivamente legato al mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nel marzo 2023. Infatti, il ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio non ha avviato il processo necessario per rendere esecutivo tale mandato. Questa scelta di non dare seguito al mandato è chiaramente di natura politica, non burocratica, e implica una decisione da parte delle autorità italiane di non applicare lo “Statuto di Roma” del 1998, che ha istituito la Corte. Di conseguenza, Putin sarebbe in teoria libero di circolare liberamente in Italia, poiché nessun agente della polizia giudiziaria potrebbe arrestarlo.
Se Putin ha deciso di non recarsi in Italia, ciò è probabilmente dovuto a questioni di opportunità politica piuttosto che alla paura di essere arrestato. Il nome del presidente russo è registrato nella lista nera della Corte penale internazionale, ma per il momento ci sarà al suo posto la ministra Olga Lyubimova in Vaticano.
Se un poliziotto italiano tentasse di arrestare Putin, l’atto sarebbe giuridicamente nullo, simile alla situazione del generale libico Almasri, arrestato e rapidamente rilasciato. Inoltre, l’Italia sembra considerare i capi di Stato sotto una forma di immunità che li protegge da azioni legali durante il loro mandato. Putin è accusato di crimini di guerra, specificamente per deportazione e trasferimento illegale di popolazione, in particolare di bambini, dalle aree occupate dell’Ucraina alla Russia.